Visitare Perugia e dintorni
Perugia e dintorni sono un bel luogo da visitare durante un weekend lungo, una settimana o anche più. Il tutto dipende da quanto tempo abbiate a disposizione e quando vogliate intraprendere questa esperienza tutta made in Italy, che vi regalerà senz’altro uno spaccato importante della nostra nazione, in termini di storia, cultura, natura e gastronomia.
Non c’è un tempo minimo o limite per visitare quella zona, perché c’è davvero tanto da vedere grazie a graziosi borghi e relativi scorci, quindi in ciascuno di essi ci si potrebbe fermare qualche ora o restarci un giorno intero vagando lungo l’intreccio di infiniti vicoli che si presentano in ogni dove, dalla città di Perugia al più piccolo dei paesi circostanti, con scenari caratteristici e spesso panoramici che incuriosiscono e inebriano la vista.
Di seguito il tour fai-da-me che mi sono concesso ad inizio gennaio, con un bel po’ di info per chi vuole intraprendere qualcosa di simile.
Il mio viaggio in Umbria è durato sei giorni compreso viaggio di andata e ritorno in auto (circa 4 ore per tratta), con moglie e figli di 4 anni.
Pernottamenti
Per visitare Perugia e dintorni, delle cinque notti totali, abbiamo soggiornato 4 notti a Perugia divise in due soggiorni diversi e una notte, quella centrale, a Gubbio. La scelta dovuta al fatto che le città da visitare erano tutte vicino Perugia, quindi avremmo potuto dedicare la giornata a quelle e ritrovarci poi la sera nel capoluogo umbro, pensandola più “animata” rispetto ai borghi (ma in alcuni casi ci sbagliavamo), mentre il pernottamento a Gubbio ci avrebbe potuto permettere la vista dell’albero di Natale più grande al mondo senza dover tornare in auto a Perugia ad un orario in tarda serata e questa è stata una scelta sicuramente giusta.
Il fatto di aver soggiornato in due diversi luoghi di Perugia ci ha permesso di capire pro e contro delle scelte.
Le prime due notti eravamo nei pressi della stazione centrale, a due passi da una delle fermate della minimetrò.
Questo servizio è molto utile, veloce e frequente, ma purtroppo poco capillare, quindi si rivela davvero utile solo se si è nei pressi di una delle poche stazioni. Il costo è di 1,50€ a corsa (con sconto per carnet) e permette di arrivare in pieno centro a pochi passi dalla piazza principale della città. Il servizio termina alle 21 di sera, aspetto che forse può essere limitante nella bella stagione quando ci si trattiene di più in strada.
Le ultime due notti invece abbiamo dormito in un appartamento lungo le gradinate dell’antico acquedotto medievale, alle spalle di piazza IV Novembre, quindi praticamente in centro. Un luogo che avevo sottovalutato prima di visitare Perugia e invece si è rivelato un particolare e interessante spaccato della città, segnalato su tutte le guide e tra i luoghi più importanti da vedere in una visita di Perugia.
Ciò che mi preoccupava di questa scelta, era il fatto di ritrovarsi all’interno della ZTL e non avere un parcheggio sicuro per l’auto. Ma è stata una preoccupazione di poco conto, perché la ZTL perugina dura solo qualche ora al mattino, ore nelle quali si può in ogni caso passare in uscita dal centro e nei pressi dell’appartamento c’era sempre qualche posto per parcheggiare gratuitamente (in particolare a via del Pero).
Anche il pernottamento a Gubbio è stato perfetto, perché all’interno delle mura, per godersi la bellissima atmosfera del borgo, ma allo stesso tempo a pochissimi passi dal parcheggio Santa Lucia che è vasto e anche gratuito.
Degli altri borghi visitati, cioè Todi, Assisi, Spello e Castiglione del Lago, forse Assisi avrebbe meritato un pernottamento perché ci ha dato impressione di essere molto frequentata e viva anche la sera, forse più della stessa Perugia.
Spostamenti
Come già chiaro, abbiamo utilizzato l’auto che ci ha garantito autonomia, velocità e comodità negli spostamenti. Le città dell’Umbria sono collegate tra loro anche dalla linea ferroviaria, ma spesso sono tratte lunghe e lente, senza nessun servizio particolare in termini anche turistici (servizi ad esempio perfetti, capillari e spesso regalati dalle strutture li ho trovati in Trentino Alto Adige, per fare un esempio).
Inoltre le strade sono in buono stato, poco trafficate e in tutte le città ci sono zone dove parcheggiare gratuitamente.
Cosa vedere a Perugia
Il capoluogo dell’Umbria, così come gran parte dei borghi, si distende su più livelli e quindi risulta un reticolo di strade in salita (o in discesa). Ciò significa che se non siete appassionati camminatori, l’Umbria non è il massimo del consiglio da darvi. Lo stesso per chi ha bambini piccoli non abituati a camminare tanto. Bastano cinque minuti lungo una strada in salita per farli mollare.
Sicuramente esistono mezzi pubblici e anche qualche servizio di ascensori, ma se si punta solo su quelli si perde gran parte della bellezza e della tipicità che offrono quei luoghi a livello urbano. Abituati a vivere in una città vesuviana dove le salite non mancano, ci è stato sicuramente d’aiuto.
Perugia ha la zona centrale dove l’arteria principale è il corso Vannucci, strada che fa da connettore tra piazza IV Novembre e piazza Italia. Se a questo trittico aggiungiamo la parallela piazza Matteotti con via Baglioni, abbiamo ben definito la passeggiata classica perugina.
In questa zona ci sono la chiesa di San Lorenzo, il Palazzo dei Priori e la Galleria Nazionale dell’Umbria dal lato di piazza IV Novembre e l’accesso alla Rocca Paolina dal lato di piazza Italia. La visita a quest’ultima è gratuita ed altamente consigliata perché si tratta di una roccaforte costruita nel 500 inglobando case e strade di un quartiere già presente all’epoca. Attualmente non è visibile e visitabile nella sua interezza, ma solo la parte relativa ai sotterranei degli edifici papali. In ogni caso resta un luogo molto suggestivo e interessante da non perdere.
Nei pressi di piazza IV Novembre ci sono altri luoghi interessanti come il pozzo Etrusco, la Perugia sotterranea e la già citata zona dell’antico acquedotto medievale. Quest’ultima è ben visibile anche lungo via Cesare Battisti, che conduce fino all’arco Etrusco nei pressi dell’Università per gli stranieri. L’arco Etrusco forse è tra le porte più monumentali di Perugia, ma non è la sola. Ce ne sono tantissime da scoprire in tutto il centro e spesso regalano scorci della città molto caratteristici.
Altre strade che mi sento di consigliare sono via dei Priori, che dal corso Vannucci conduce in discesa fino alla Torre degli Sciri e la porta Trasimena, infine via della Cupa che si snoda poco lontano e si affaccia su una zona verde della città.
Si potrebbe fare un elenco infinito delle strade e dei vicoli di Perugia, che spesso rivelano statue, mura antiche e affreschi inaspettati. Quindi non bisogna esitare nel perdersi volontariamente e scoprire ad ogni passeggiata qualcosa di nuovo.
Infine ma non per importanza, potrebbe starci bene una visita alla fabbrica della Perugina. Il percorso guidato con relativi assaggi va prenotato in anticipo. Personalmente non ci sono stato ma ne ho sentito parlare bene. Per quanto riguarda invece la possibilità di acquistare cioccolata, in piazza IV Novembre ci sono diversi negozi dell’Eurochocolate.
Cosa vedere a Todi
Perché Todi? Perché è uno dei borghi più noti che si incontra sulla statale che porta a Perugia provenendo dal sud Italia ed è un buon inizio per farsi un’idea del classico borgo umbro e di cosa possa poi riservarci questa regione dal punto di vista urbano. Di base non serve tantissimo tempo per visitare Todi, che in passato è stata una città molto importante in quella zona italiana. Basti pensare che nel 1200 la sua popolazione di circa 30mila abitanti era simile alla Roma dello stesso periodo. Un periodo florido per Todi che ricorda tra i suoi abitanti anche il noto Jacopone Benedetti (detto appunto “da Todi”).
La città gode di una bellissima vista sulla pianura del Tevere, dove doveva sorgere secoli fa, ma la leggenda racconta che mentre i suoi fondatori erano intenti a pranzare, un’aquila rubò la tovaglia e la posò in cima alla collina, che diventò poi il luogo prescelto per la costruzione del borgo.
Il luogo principale della città è piazza del Popolo dove ci sono il Museo Civico e la Concattedrale della SS Annunziata su un’ampia gradinata. Stupendo il Giudizio Universale interno sul quale risalta il rosone. Con 2€ è possibile visitare anche la cripta sotterranea alla quale si accede dalla navata sinistra. Altre chiese da non perdere sono quella di San Fortunato, un bellissimo esempio di architettura gotica che racchiude la tomba di Jacopone e quella di S. Maria della Consolazione, imponente e posta fuori le mura. Proprio lì nei pressi della chiesa c’è un ampio parcheggio dove poter lasciare l’auto e poi proseguire lungo la strada in salita o anche lungo una gradinata che conduce al centro. Tra i luoghi panoramici più belli c’è piazza Garibaldi, adiacente a piazza del Popolo e il panorama sulla piana del Tevere dai giardini Oberdan, sotto i quali si trova il parcheggio di Porta Orvietana (a pagamento) dove c’è una comoda ascensore che porta su.
Cosa vedere a Spello
Da Spello mi aspettavo tanto. Innanzitutto tutti me ne avevano parlato bene, poi gode di titoli importanti come la bandiera arancione del Touring Club, l’inclusione nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia e perfino Augusto la definì “Splendidissima Colonia Julia”. Tutte cose che non possono essere così casuali e in effetti non ha deluso le aspettative, nonostante un po’ di pioggia abbia messo i bastoni fra le ruote. A gennaio non è sicuramente ricca di fiori come si vede in tante foto sparse sul web, ma gli esterni delle abitazioni del borgo restano in ogni caso abbelliti di tanto verde che nel complesso rende tutto più ancora più grazioso.
Anche qui la componente caratteristica dei suoi vicoli fa da attrattore, così come quella delle diverse chiese presenti. In particolare da non perdere ci sono le Collegiate di San Lorenzo dove c’è un baldacchino che si rifà a quello del Bernini di Roma e S. Maria Maggiore, dove c’è la Cappella Baglioni interamente affrescata dal Pinturicchio (costo 3€). Un’altra opera del Pinturicchio è custodita nella chiesa di S. Andrea.
Gli accessi principali e più caratteristici al borgo sono quelli della porta Consolare e quello della Porta di Venere. Io sono entrato da quest’ultima che è molto bella e panoramica, oltre ad essere parte delle mura augustee di Spello che sono tra le meglio conservate in Italia e si trova in cima ad una salita ripida che parte dalla strada principale in basso nei pressi del campo sportivo. Lì è possibile anche parcheggiare.
Oltre a questi luoghi importanti, ai quali va aggiunta anche la Villa dei Mosaici, va detto che l’intero borgo è ricco di elementi dell’epoca romana, di porte di ingresso e resti antichi. Tutti dettagli da dover scoprire perdendosi tra le sue gradevoli viuzze.
Cosa vedere ad Assisi
Il borgo di Assisi si estende dalla Basilica di San Francesco a quella di Santa Chiara o da Porta San Giacomo a Porta Nuova, se vogliamo considerare le porte di accesso. Da un lato ha il monte Subasio, dall’altro la valle umbra, quindi nella sua larghezza presenta strade in pendenza, che congiungono diversi livelli della città.
Una passeggiata dall’una all’altra Basilica, con andata e ritorno lungo strade diverse, permette di vedere e visitare un bel po’ di luoghi interessanti e di ammirare scorci e angoli urbani caratteristici.
La Basilica di San Francesco è visitabile gratuitamente nella sua parte inferiore e superiore seguendo il percorso che inizia dalla parte inferiore. L’impatto d’insieme nel ritrovarsi al cospetto di quanto sia stato realizzato da Giotto (o di chi insieme a lui, in base alle numerose ipotesi e diatribe sul discorso) è qualcosa di eccezionale, soprattutto contestualizzando il tutto nel tempo in cui è stato realizzato. Un vero e proprio precursore di quello che poi fu il Rinascimento italiano.
A parte gli interni, ciò che rende davvero bella la Basilica di San Francesco è il luogo dove è stata edificata, immersa nella natura e contornata da un panorama stupendo.
Dello stesso stile, ma inserita nelle mura cittadine, è la Basilica di Santa Chiara, costruita dove una volta sorgeva la chiesa di San Giorgio. Anche qui l’ingresso è libero ed il percorso porta alla cripta dove ci sono le spoglie della Santa. Nella piazza antistante la chiesa si può ammirare la vallata ai piedi della città. Altre chiese da visitare sono quella di Santa Maria Maggiore, poco distante da Santa Chiara, dove ci sono i resti del Beato Carlo Acutis e il duomo di Assisi, noto come cattedrale di San Rufino, luogo del battesimo di San Francesco e di Federico II di Svevia.
Ma nonostante Assisi in quanto città del Santo d’Italia, sia nota per i suoi luoghi religiosi, è ricca anche di tanti luoghi legati alla storia antica. Uno di questi è sicuramente la piazza del Popolo, sotto la quale sorge l’antico foro romano della città. Poco prima della piazza infatti c’è l’accesso alla Assisi sotterranea, dove è possibile visitare la parte antica della città.
Nella stessa piazza sorgono il palazzo dei Priori e la chiesa di Santa Maria sopra Minerva, un tempo tempio forse dedicato ad Ercole, infine c’è il cosiddetto palazzo del Capitano del Popolo. Poco lontano dal centro c’è l’Anfiteatro Romano e la Rocca Maggiore che sovrasta la città, raggiungibile con una breve ma intensa passeggiata in salita.
Per parcheggiare l’auto gratuitamente e poco lontano dal centro, c’è la zona nei pressi del cimitero dove c’è abbastanza spazio. Da lì bastano pochi passi a piedi per entrare da Porta San Giacomo e ritrovarsi al cospetto della Basilica di San Francesco.
Cosa vedere a Gubbio
Non si può visitare Perugia e non andare almeno un giorno a Gubbio, ma meglio ancora restarci almeno una notte. Il borgo della “città dei matti” è una bomboniera storica all’ombra del monte Ingino, che dal 1981 nel periodo natalizio ospita lungo il suo versante un albero di Natale lungo quasi 800m.
Ma non è solo l’albero ciò che la città ci ha regalato in quel periodo. La Christmas Land card, che inizialmente pensavamo una buona iniziativa per i bambini, si è rivelata ottima anche per gli adulti.
Infatti oltre al percorso natalizio all’interno del Palazzo di Arte e Mestieri, è possibile usufruire di altri servizi a prezzi scontati. Tra questi abbiamo apprezzato tantissimo l’esposizione dei dinosauri Extinction nei pressi di Porta Santa Lucia e il giro turistico del trenino di Natale lungo le vie del borgo, perché grazie ad un servizio audio con appositi auricolari, è stato possibile ascoltare la storia della città e di ogni suo angolo al passaggio col trenino (ben 40min di itinerario).
A parte consigliarvi di venire nel periodo natalizio e soprattutto di allontanarvi un attimo dal borgo la sera se volete ammirare l’albero nella sua interezza, direi che Gubbio può essere un’ottima scelta in tutti i periodi dell’anno.
Sono tanti i luoghi storici e interessanti da visitare nelle mura della città, come la stupenda piazza Grande, la Cattedrale, la piazza dei 40 Martiri e le tantissime stradine che si intrecciano in un groviglio di salite/discese, spesso lungo larghe gradinate.
Inoltre ci sono anche tanti luoghi davvero particolari, come la Fontana del Bargello con la sua storia sui “matti” e la grande botte dei canonici.
Da non perdere il Teatro Romano con l’Antiquarium poco fuori le mura della città, immerso in una bellissima distesa di verde.
Ovviamente anche qui come ad Assisi, ci sono luoghi legati a San Francesco, in primis la chiesa a lui dedicata dove ricevette il primo saio e all’esterno c’è una sua statua col lupo. Si trova a piazza 40 Martiri e fu edificata sui terreni che appartennero alla famiglia degli Spadalonga, la quale accolse Francesco dopo l’abbandono della casa paterna.
Per gli amanti delle passeggiate in natura, si può utilizzare la funivia del colle Eletto per raggiungere la Basilica di Sant’Ubaldo, patrono di Gubbio e poi discendere a piedi lungo la strada che riporta giù. La stessa lungo la quale vengono poste le luci che compongono l’albero natalizio. Un altro percorso interessante poco distante dalla città è quello dell’acquedotto medievale, dal quale si gode di una bellissima vista.
Anche a Gubbio trovare parcheggio libero non è difficile, forse ancora più facile degli altri borghi, perché fuori le mura dal lato nord ci sono ampi parcheggi tra cui quello Santa Lucia gratuito h24.
Cosa vedere a Castiglione del Lago
La visita a Castiglione del Lago è durata poche ore e il motivo principale è stato quello di recarsi all’evento natalizio “Luci sul Trasimeno” organizzato nello spazio della Rocca e del palazzo Ducale. L’accesso all’evento permette anche di ammirare il grande albero di luci (1000m di lunghezza) che viene posizionato sulle acque del lago sul versante ai piedi della rocca. L’evento è piaciuto molto, soprattutto ai bambini e sicuramente lo consiglio a chi dovesse recarsi nel periodo natalizio.
In ogni caso Castiglione è una cittadina molto piccola e caratteristica del lago Trasimeno, posta su un promontorio più alto rispetto al lungolago.
Parcheggiando nei pressi del lago e risalendo via del Pozzino, si giunge nel borgo. A tal punto si può passeggiare lungo il viale del Belvedere che dà sul lago o addentrarsi all’interno del borgo e percorrere il corso principale, molto caratteristico, che conduce fino al palazzo della Corgna e alla Rocca. Molto belli gli affreschi nelle sale del palazzo della Corgna
Cosa e dove mangiare a Perugia e dintorni
La cucina umbra è semplice e di immensa qualità. Ovviamente ruota tutta intorno ai piatti di terra, il che è abbastanza normale per l’unica regione del centro sud che non si affaccia sul mare.
Principalmente tra i piatti più noti ci sono i primi con pasta fatta in casa e sughi al cinghiale, all’oca, al norcino e ai funghi, soprattutto al tartufo. Ma quello che secondo me risalta maggiormente in Umbria è il tagliere di affettati e formaggi. Sono ovunque, dai ristoranti ai locali del fast food, in quanto si presta molto sia come pasto comodamente seduti, sia come street food e la qualità è davvero eccelsa.
Altra caratteristica legata agli insaccati è quella di panini e soprattutto tipologie di pane, come la torta al testo, che a Gubbio diventa crescia. Si tratta di un pane non lievitato da riempire con salumi locali, ma anche verdure se si preferisce.
Da non tralasciare i legumi, che in questa terra sono davvero il top. Come si può immaginare, fanno da guida le lenticchie della vicina Castelluccio, ma anche ceci e mix rustici di legumi e cereali non sono da meno.
Per gli amanti del dolce ci sono brustengolo, ganascioni (serviti con la barcarola), la ciaramicola, le pinoccate e altre bontà fortemente legate alla tradizione umbra, spesso preparati con pinoli e mandorle.
I costi non mi sono sembrati eccessivi, forse anche un tantino più bassi di altri luoghi turistici italiani. Consiglio sempre di informarsi e dare un occhio a info e recensioni sul web prima di scegliere.
A questo punto non vi resta di andare a Perugia e dintorni, per scoprire questi fantastici borghi umbri. E se già ci siete stati non esitate a commentare l’articolo con i vostri consigli e le vostre dritte!