Ride for Children day4: Conero – Rimini
Sveglia all’alba dopo una nottata riposante. Dopo tre notti inizio a rendermi conto di quanto sia stata ottima la scelta del materassino.
Faccio colazione al bar del camping e vado via, ringraziando ancora una volta la signora per l’ospitalità. Come se non fosse bastato il pernottamento gratuito, mi augura buon viaggio e fa anche lei un’offerta alla raccolta.
La tappa inizia subito in salita sul Conero e sono circa 8km di salita fino allo scollinamento nei pressi di Portonovo
La giornata è calda già nelle prime ore ma gran parte della salita è all’ombra.
Dopo pochi km incontro un team di ragazzini in mtb col loro allenatore e mi accodo. L’allenatore se ne accorge e mi si affianca, chiedendomi dove stessi andando. La chiacchierata termina ad un bivio dove prendiamo strade diverse e proseguo tra i loro saluti e auguri per il viaggio.
Il posto è davvero bello, si intrecciano natura, abitazioni, piantagioni e tantissimi sentieri.
Arrivato in cima il panorama è mozzafiato. Il mare azzurro con lo scoglio del trave che termina la spiaggia.
La quantità di camper, roulotte e auto ad ogni accesso in discesa verso le spiagge mostra quanti turisti ci siano già a quell’ora del mattino.
Dopo un po’ si ritorna a salire ma con meno pendenza e per un tratto più breve, dopodichè tutta discesa fino ad Ancona.
I ciclisti incontrati in questi primi km della giornata sono tanti e molti di loro vedendomi così carico di bagagli mi hanno chiesto dove stessi andando.
Accedo ad Ancona, prima volta per me nel capoluogo delle Marche. Viale della Vittoria sembra essere il riparo dal sole per tanti abitanti silenziosi che siedono sulle panchine. Si sente solo il rumore dei raggi della mia bici.
Vado verso il porto, guardandomi intorno in questa domenica mattina quasi desertica. Considerando che sia a nord che a sud della città ci sono note località balneari, quel deserto cittadino è un’ovvietà.
Arrivo al termine nord della città e onestamente non saprei se dare un giudizio positivo o negativo. Ho visto poco e probabilmente nel momento sbagliato. Mi aspetto che nei giorni e nelle ore giuste sia una città più viva e con tante cose da visitare…ci ritornerò senz’altro.
Quella che invece è palesemente non molto bella, è la zona costiera subito dopo Ancona. Prima un tratto industriale, poi con Falconara Marittima inizia una strada distaccata dal mare per il passaggio dei binari ferroviari, quindi dal punto di vista di un ciclista non è proprio il massimo del piacere passarci. Soprattutto considerando quanto visto nei due giorni precedenti in Abruzzo e nella prima parte della costa marchigiana.
Fortunatamente a Montemarciano inizia nuovamente il lungomare che conduce fino alla rinomata Senigallia, famosa per la “rotonda sul mare”.
La quantità di persone sul lungomare e in spiaggià è infinita. Non oso immaginare cosa ci sia ad agosto. Ma c’è da dire che qui è un primo assaggio di quello che poi è la costiera romagnola in termini di servizi ed organizzazione turistica.
Mi fermo ad un bar e prendo una birra fredda per consumare i due panini al prosciutto che avevo già pronti nella borsa telaio.
Un ragazzo seduto fuori ad un negozio guarda la bici e parla con l’amico che è in piedi al suo fianco. Si rendono conto che ho notato stessero parlando di me e uno di loro mi saluta, dicendo che sono napoletani e avevano notato la scritta Torre del Greco sul tricolore. Resto qualche minuto in loro compagnia a parlare del viaggio e insistono per offrirmi un’altra birra.
Dopo Senigallia si alternano ciclabili e strade secondarie fino a raggiungere Fano, dove approfitto di una doccia in spiaggia per bagnarmi. Un fruttivendolo guarda la scena e mi offre un bel grappolo d’uva…con quel caldo è una resurrezione!
Uscendo da Fano continuano le spiagge fino a raggiungere la Bicipolitana 2, una ciclabile che costeggia i lidi fino a raggiungere Pesaro.
E’ ora di pranzo e i lidi sono colmi di persone e musica ad alto volume. Tantissime biciclette sono legate ai bordi della ciclabile, una sull’altra.
Inizio a pensare di fermarmi per pranzare ma non so dove perché i ristoranti dei lidi non hanno più posto e rischio di dover aspettare molto.
Pensando e pedalando faccio ingresso a Pesaro e dopo un po’ trovo un ristorante che sembra fare al caso mio. Tavoli a bordo strada e possibilità di tenere d’occhio la bici legata ad un palo.
Pasta, insalata con pollo, una birra e tanta frutta. La cameriera nota che butto spesso l’occhio alla bici e mi chiede se è mia. Mi ritrovo ancora una volta a raccontare del viaggio. Un racconto che ormai conosco a memoria come una vecchia poesia.
La cameriera del ristorante mi offre dolce, caffè e una cartolina di Pesaro…altro grazie, altro saluto e altra partenza.
Sono le ore più calde della giornata e una collina non trascurabile divide le Marche dalla Romagna. Affrontarla dopo pranzo e sotto il sole non è il massimo delle mie aspirazioni, però è anche vero che una volta giunto sulla riviera sono di fatto arrivato, perché a Rimini mi aspetta il calabrese Domenico Sprovieri, anche lui cicloturista conosciuto grazie ai video del suo viaggio in bici da Londra a Corigliano Calabro. Gentilmente mi ospiterà per questa notte e sarà l’occasione giusta per raccontarsi i rispettivi viaggi.
Fortunatamente la salita seppure dura, ma più per il caldo e la stanchezza che per la pendenza, dura poco e basta evitare la traccia che avevo salvato sul Garmin, procedendo lungo la statale 16 invece che addentrarmi sui sentieri delle colline.
Dopo pochi km ecco che inizia una lunga discesa e mi ritrovo in pochi minuti nel centro di Gabicce Mare. A distanza di oltre dieci anni sono nuovamente in Riviera Romagnola e ci sono arrivato con le mie gambe!
Che botta di vita quei luoghi. Cattolica, Misano e poi ecco Riccione, che trovo molto cambiata, soprattutto la zona del lungomare. Quasi non riesco ad orientarmi.
Compro una bottiglia d’acqua e mi fermo fuori all’albergo dove lavora Domenico, che dopo un po’ esce in strada per incontrarmi. Sensazione strana e piacevole ritrovarsi a parlare con una persona che fino a pochi mesi fa avevi visto su youtube per caso cercando video di cicloviaggiatori [ecco il link per guardare il viaggio di Domenico da Londra a Corigliano].
Passo la serata a casa sua nella zona interna di Rimini a parlare ovviamente di viaggi, bici, esperienze, traendone infiniti consigli e insegnamenti.
Notte comoda su un letto dopo qualche giorno in tenda. Una notte che in verità è diventata un fuori programma rispetto a quello che avevo pianificato.
Infatti avevo sentito Domenico casualmente rispondendo ad una sua storia instagram solo dieci giorni prima della partenza e proprio in quell’occasione mi aveva detto di essere a Rimini e non più a Londra come credessi.
Il mio programma era quello di giungere a Rimini e poi andare verso Cesena, dove avevo notato una zona naturale fuori città dove accamparmi la notte, dato che non ci sono campeggi nei paraggi salvo cercando lungo la costa.
L’invito di Domenico mi aveva tolto tutte le preoccupazioni del dormire da solo in tenda in un posto sconosciuto, ma allo stesso tempo avrebbe allungato notevolmente la tappa del giorno successivo, in cui avrei dovuto raggiungere Reggio Emilia dopo oltre 200km e dormire a casa di mio zio.
Forse la prima e vera sfida del viaggio, ma arrivava nel momento opportuno, quando mi sentivo pronto nell’affrontarla.
Dati tecnici di tappa
- Distanza: 127,73km
- Dislivello: 563m
- Tempo di pedalata: 6h 45′
- Velocità media: 18,9 km/h
È stato un piacere enorme conoscerti di persona ed ospitarti! Aiutare gli altri è sempre una bella sensazione 🙂 spero ci rivedremo presto