Ride for Children, cosa portare in un cicloviaggio
Ride for Children non è stato il mio primo viaggio in bici, ma sicuramente il primo da solo in completa autonomia. Per questo motivo la domanda “cosa portare in un cicloviaggio” è stata il fulcro di un anno di studio e continue informazioni, documentandomi attraverso i social, i video e i libri dei più noti cicloviaggiatori oltre ovviamente ad aver fatto tesoro delle mie precedenti esperienze.
Ma è così importante essere così organizzati?
Direi sì e no, nel senso dipende da dove si va, come si va e per quanto tempo si va. Nel mio caso sarei dovuto andare abbastanza lontano (1900 km), sarei stato da solo, avrei dormito in tenda e avrei avuto un tempo limitato per completare il viaggio. Quindi nonostante l’attraversamento di luoghi per lo più abitati e quindi senza alcun problema di supporto nel caso ce ne fosse stato bisogno, non avrei voluto perder tempo a cercare il negozio o il meccanico di turno. Per questo motivo lo studio è stato fondamentale. Se avessi avuto mesi disponibili, sarei potuto tranquillamente partire senza pensare troppo ai dettagli e poi vedere cosa mi avrebbe riservato il viaggio, diminuendo anche tantissimo peso sulla bici. Ugualmente se avessi deciso di dormire in B&B, a discapito di avere tappe prestabilite anzitempo per le prenotazioni o in alternativa scegliere al momento e non badare a spese decisamente superiori.
Vediamo insieme come ho ragionato nello studio dell’assetto e del necessario per capire cosa portare con me in questo cicloviaggio
Bikepacking o portapacchi?
Avendo avuto precedenti esperienze con entrambe le scelte, ho potuto scegliere consapevole di pregi e difetti di entrambe e non a caso non ho scelto nessuna delle due in particolare, ma ho considerato un assetto ibrido, traendo da entrambi gli aspetti giusti che potevano fare al caso mio.
A guardare la mia bici durante il viaggio si potrebbe dire che la parte posteriore era in assetto di cicloviaggio classico e quella anteriore da bikepacking.
Perché questa scelta?
Le borse posteriori sul portapacchi mi avrebbero garantito un’organizzazione più ordinata e la possibilità di mettere e togliere cose in modo più veloce. Aspetto che nel Cammino di Santiago in bicicletta mi è stato molto d’aiuto. Inoltre sul portapacchi avrei potuto poggiare il sacco tenda, che andava di pochi cm oltre lo spazio utile sul manubrio drop e avrei avuto in ogni caso un modo facile e veloce per legarci la qualunque con dei lacci elastici, tipo ciabatte, mantellina, bottiglie vuote, etc. Ho scartato invece subito i borsoni sulla forcella, perché insieme al fatto che avrei dovuto acquistare anche un portapacchi anteriore, non li avevo mai utilizzati precedentemente e non volevo che questo viaggio facesse da cavia per provarli.
Avanti invece un assetto molto più da bikepacking con due borse piccole sulla forcella principalmente per utensili e manutenzione e una borsa sul manubrio non troppo grande cosi’ che potesse starci comodamente nonostante il modello drop.
Infine due borse da telaio che reputo importantissime per tutto ciò che si usa durante la pedalata e i propri effetti personali come cibo, soldi e documenti, visto che si riesce a mettere e togliere cose anche mentre si pedala e poi subito si slacciano, quindi si possono portare con se quando ci si allontana qualche minuto dalla bici.
Come ho distribuito la roba nelle borse?
Innanzitutto la distribuzione deve tener conto del peso. La bici non deve essere sbilanciata ne a destra ne a sinistra e inoltre si deve far in modo che il carico posteriore non ecceda troppo in peso rispetto a quello anteriore e viceversa, soprattutto se l’itinerario prevede salite e discese con una certa % di pendenza o tratti in sterrato.
Un altro aspetto importante al quale ho dedicato tempo è quello del raggruppamento degli oggetti da portare nel cicloviaggio in piccole sacche che poi ho riposto nelle borse. In tal modo non si rischia mai il disordine e la perdita di tempo nel cercare quello che serve o ritrovarsi ad aprire borse e borselli per prendere qualcosa. L’ordine in un viaggio in bici (ma in generale in qualsiasi tipo di viaggio itinerante) è assolutamente importante, soprattutto quando si dorme in tenda. Una situazione di disordine non solo diventa fonte di stress, ma toglie anche tanto tempo sia durante il viaggio sia nella fase di arrivo e partenza in un luogo per la notte.
Per questo motivo ho raggruppato in due sacchetti gli indumenti dividendoli in puliti e sporchi, in un altro tutto ciò che serviva per prepararmi da mangiare, in un altro ancora medicinali e cosmetici, infine un sacchetto con l’attrezzatura elettrica/elettronica.
La scelta degli indumenti non è stata semplice perché di mezzo ci sarebbe stata la tappa alpina e avrei dovuto per forza di cose portare anche qualche indumento meno estivo che non sarebbe servito nel resto del viaggio, come lo scaldacollo, i gambali, la maglia termica e i guanti invernali ed è stato tutto molto utile considerando che su al passo c’erano 5 gradi il primo luglio.
Ma come si fa a ricordarsi ogni oggetto in quale borsa è stato riposto?
Per quello basta un bel foglio con la lista di tutto, meglio ancora un file sul proprio smartphone così diventa facile ancor di più cercare quello che serve. Non di minore importanza è il fatto che risulta utile anche per l’eventuale check pre-partenza, quando si iniziano a riempire le borse per evitare di dimenticare qualcosa. I sacchetti ovviamente meglio se sono di colore diverso o hanno qualche segno che li differenzia l’uno dall’altro.
Vediamo cosa ho messo nelle varie borse e borselli…
Borse posteriori: Ortlieb Back Roller Classic
Durante la fase di studio ho notato che il sacco a pelo chiuso nel suo sacchetto era lungo perfettamente quanto la larghezza della borsa posteriore. Essendo qualcosa che sarebbe servita esclusivamente per la notte ho deciso di metterlo in fondo ad una delle due borse posteriori. Nell’altra borsa invece in fondo ho messo il sacchetto con gli indumenti sporchi. Man mano poi ho riempito le due borse tenendo presente che le cose più utili durante la pedalata dovevano trovarsi in cima, così da aprire la borsa e trovarle subito a portata di mano.
Infatti in una borsa avevo la borsetta col drone e nell’altro la mantellina in caso di pioggia e cibo che non entrava nelle borse da telaio. Le altre cose, divise in sacchetti come già detto, erano redistribuite per bilanciare il peso.
Borselli anteriori: Columbus per forcella
Nei borselli attaccati alla forcella ho inserito tutto quello che poteva essere utile alla manutenzione, ma anche ciò che volevo tenere a portata di mano.
Nel caso avessi avuto problemi non avrei voluto togliere tutto dalle borse posteriori ma semplicemente smontarle e trovare lì sulla forcella quello che mi serviva.
Allo stesso tempo non volevo disseminare piccoli oggetti nelle borse posteriori, quindi queste anteriori facevano al caso mio.
In queste borse ho inserito anche gli oggetti utili per campeggiare, come lacci, spray insetti, torcia, elastici, stracci vari e guanti monouso.
Sul fondo ho messo ciò che speravo non mi servisse, ad esempio smagliacatena, catena di ricambio, adesivi bucatura e camere d’aria.
Borsa telaio: Roswheel Attack estensibile 4litri
Utilizzata principalmente per tutto ciò mi servisse durante la pedalata o per soste brevi. Ad esempio batterie di ricambio garmin e gopro, un coltellino svizzero, la crema solare, ma anche qualcosa da mettere velocemente in bocca come piccoli panini, frutta e integratori. Infine quando non volevo indossarli, ci mettevo i guanti.
Borsello telaio: Promend con vano smartphone touch
Utilizzato principalmente per documenti, block notes, matita, portafogli, e monete. La parte alta dove si trova il porta smartphone l’ho utilizzata per metterci anche una delle powerbank col cavo di caricamento, così da poter caricare lo smartphone velocemente anche durante il viaggio.
Borsa manubrio: Roswheel Attack
Utilizzata per il materassino gonfiabile. Avrei potuto metterci il sacco a pelo ma non volevo ripetere l’esperienza del Tuscany Trail quando la mattina perdevo un tempo immane per fare in modo che ci entrasse.
Altre cose sulla bici:
La bici ha già di fabbrica tre porta borraccia, ne ho utilizzati due per le borracce e uno per il porta oggetti di primo soccorso, cioè un set di chiavini, uno straccio e una camera d’aria.
Sul lato del tubo verticale il porta gonfiatore, mentre sul portapacchi posteriore ho legato la tenda e montato la luce posteriore.
I due catenacci erano legati uno al portapacchi posteriore e l’altro alla borsa manubrio.
Sul manubrio centralmente il garmin sull’apposito aggancio, da un lato un campanello, dall’altro il porta controller del drone. Alle estremità del drop gli specchietti retrovisori.
Ho montato anche un supporto d’estensione dove poter montare luce, gopro e borsa anteriore.
A parte ciò che aveva già predisposizione (es. il porta gonfiatore), il resto è stato legato sempre con elastici anziché lacci normali. Questo perché con gli elastici la tensione resta uguale durante la pedalata, a differenza dei lacci che tendono ad allentarsi.
Ciò che è importante è che siano elastici spessi e resistenti. Molti utilizzano quelli che si usano anche per i portabagagli auto, io ho utilizzato gli elastici che usano in pescheria per tener legati gli imballaggi e sono stati perfetti.
In dettaglio tutto l’inventario alla partenza…ma proprio tutto!
Indumenti per la pedalata:
- completino da bici regalatomi da D’Aniello Sportswear e personalizzato per il viaggio
- pantaloncini da bici personalizzati utilizzati al Tuscany Trail
- maglietta ciclista regalatami da Napoli Pedala nella presentazione del viaggio tenuta alla Bicycle House
- maglietta ciclista delle associazioni Wesuvio e Free Spirit on Tour della Ciclovia del Vesuvio
- giacca impermeabile in caso di pioggia
- cappellino sotto casco
- scaldacollo multiuso di cotone utilizzato come sottocasco in discesa dalle Alpi
- gambali
- 2 paia di guanti (estivi e invernali)
- maglia termica
- 4 paia di calzini
- occhiali bici
Indumenti per quando non si pedala:
- bermuda
- pantaloncini (utilizzati anche per dormire)
- 2 t-shirt
- 3 boxer
- costume
- sandali mare
- accappatoio (modello tascabile in licra)
- giacca leggera runner
Cosmetici e medicinali
- docciaschiuma
- dentifricio e spazzolino
- protezione solare
- cotton fioc
- crema nutriente
- salviette imbevute
- carta igienica
- taglia unghie
- saponetta
- detersivo panni (in una bottiglia da 20cl)
- detersivo piatti (in una bottiglia da 20 cl)
- cerotti
- paracetamolo
- medicinale per herpes zoster beccata la settimana prima di partire
Attrezzi e materiale per la bici
- chiavi inglesi delle misure necessarie
- gonfiatore ruote con adattatore da Presta a Schrader
- smaglia catena
- set chiavini multifunzione
- set pulizia catena e trasmissione
- 4 camere d’aria
- adesivi bucature
- spray lubrificante
- catena di ricambio
- scotch salva telaio
- specchietti retrovisori
- 2 borracce di cui una termica
- contenitore porta attrezzi
Altri attrezzi
- forbici
- tiranti lunghi e corti
- stracci
- elastici
- lacci
- fil di ferro
- coltellino svizzero multifunzione
- buste di plastica
- scotch
- Guanti monouso
Materiale campeggio
- Tenda
- Materassino
- Set pentole, bicchiere e posate
- Bombola gas e fornellino
- Accendino
- Moka
- Spray insetti e topi
- Sacco a pelo
- Torcia frontale
- Carta argentata (un foglio)
- Buste alimenti
- una bottiglia di plastica vuota
Food
- Barrette e integratori
- Caffè
- Sale, zucchero e olio (contenitori degli omogeneizzati)
Attrezzatura elettrico/elettronica
- Drone e accessori
- GoPro e accessori
- Aggancio controller drone da manubrio
- hard disk esterno
- pen drive
- due sd card da 128gb più altre piccole
- 2 powerbank da 20mila mAh
- caricabatteria iphone
- iphone
- multipresa corrente
- multipresa campeggio
- multipresa internazionale
- 12 pile stilo ricaricabili
- caricatore pile stilo
Altro
- documenti, carte e contanti
- biglietti da visita blog e sponsor
- adesivi ride for children, sponsor, blog
- kobo ereader
- block notes
- matita, penna, temperamatite
- porta smartphone impermeabile
- chiavi catenacci bici
- orologio da polso
- bandiera Italia e Lussemburgo
- cartoncino plastificato Ride for Children anteriore
Pro e Contro
Alla fine di tutto diventa automatico pensare a cosa davvero è stato utile portare al cicloviaggio, cosa sarebbe stato utile ma non è stato portato e cosa invece sarebbe stato meglio lasciare a casa.
Stesso vale anche per l’assetto utilizzato, l’organizzazione e le scelte fatte, ma anche relativamente alla stessa bici nel caso in cui dovesse trattarsi del primo viaggio con quello specifico mezzo.
Ecco quanto è emerso alla fine di Ride for Children
PRO
- Bici – Era un’incognita, nonostante le buone recensioni lette in giro ed il comportamento in qualche prova lunga prima del viaggio. Ma la Tour de Fer 10 marchio Genesis è stata il mio fedele cavallo da guerra. Per la prima volta ho potuto constatare la comodità di un telaio in acciaio e l’alta performance dei pneumatici Schwalbe Marathon, anche in alcuni tratti abbastanza pietrosi. Mai una bucatura per quasi 2000km.
Sicuramente utili le regolazioni con la visita biomeccanica, l’installazione di una sella Brooks Cambium e l’utilizzo dei fermapiedi sui pedali. - Borse – Mi ero imposto di avere un set borse di qualità e soprattutto impermeabile ed è stata una scelta corretta. Nessun dubbio sulle Ortlieb tanto amate dai migliori cicloviaggiatori al mondo, ma anche le borse da telaio e da manubrio della Roswheel si sono riconfermate un buon prodotto. Lo stesso vale per le Columbus sulla forcella, anche se il materiale sembra consumarsi facilmente e forse non ottimale in caso di viaggi molto lunghi e su terreni accidentati. In ogni caso la gabbietta per montarle resta ottima ed utilizzabile con altri borselli.
Forse solo il borsello piccolo della Promend non mi riesce ancora ad entusiasmare troppo. Ottimo sotto la pioggia e anche comodo come divisione dei vani, ma il fatto che spesso si muova tendendo su un lato o sull’altro in base al peso da fastidio. Preferirei fosse più stabile l’attaccatura al telaio. - Tenda – Un compromesso qualità-prezzo imbattibile quello di Naturehike. Sicuramente c’è di meglio a prezzi più alti, ma è anche vero che molte tende più costose e rinomate non regalano le stesse performance.
Mai una goccia d’acqua nemmeno sotto lo scroscio di un temporale, comportamento eccellente in situazioni di vento forte e di condensa nemmeno l’ombra. - Attrezzatura elettrica – Avevo paura di aver portato troppa roba ma alla fine tutto è stato molto utile. Non sempre si ha tempo di ricaricare tutto e quando c’è qualche minuto è bene avere il materiale per parallelizzare e velocizzare la carica. Aggiungendoci le due powerbank con un totale di 40000 mAh, sono stato molto sereno da questo punto di vista. Restare con qualche dispositivo scarico era quasi impossibile.
- Attacco controller drone manubrio – Comprato quasi per gioco, dato il prezzo molto basso, si è rivelato un buon e comodo prodotto. Poter controllare il drone dalla bici è un’opzione piacevole.
- Scotch salva telaio – E’ vero che le bici con i segni del tempo acquistano fascino, ma non volevo tornare con una bici piena di graffi e incisioni. Inutile dire “poi sto attento”, perché è praticamente impossibile durante un viaggio. Ma soprattutto si creano tanti segni dovuti ai micro movimenti delle borse sul telaio che dopo migliaia di km, quasi ne consumano il colore. Per questo ho deciso di acquistare un rotolo di scotch salvatelaio ed è stata anche questa una scelta sensata.
CONTRO
- Telo più largo della base tenda – La tenda ha un telo impermeabile protettivo sul quale va poggiata, ma è la stessa grandezza della base, quindi al di fuori di essa non c’è nulla che copre il terreno o il prato in base a dove ci si accampa, nemmeno nella parte dell’abside. Un telo più grande può invece rivelarsi utile soprattutto nella parte antistante per poggiarci cose durante la preparazione del cibo, senza dover poggiare tutto a terra. Spesso anche per pulirsi i piedi prima di entrare in tenda. Sarebbe stato qualcosa di senz’altro utile in molti casi.
- Catenaccio – Ho portato con me sia un lucchetto di quelli avvolgibili, sia un catenaccio modello kryptonite di quelli sicuri. Questo per il semplice fatto che non potevo dare per scontato che avrei dormito sempre in campeggio e quindi nel caso di bivacco libero avrei potuto tenere la bici al sicuro. Ma questo non è avvenuto e il lucchetto normale è stato più che sufficiente. Portare il kryptonite non è stato per niente tralasciabile visto che pesa quasi 2kg! Magari se proprio avessi voluto più sicurezza, avrei potuto portare due lucchetti come fatto sul cammino di Santiago o al Tuscany Trail.
- Base girevole GoPro – Ho notato che la usano in molti perché torna utile per ruotare la GoPro durante la pedalata senza doverla staccare dal supporto e senza doversi fermare. Opzione da considerare per le prossime volte.
- Cavalletto bici – Avrei preferito avere un cavalletto per tenere la bici in piedi quando fosse ferma, senza doverla poggiare da qualche parte, cosa che quasi sempre porta a graffi o cadute per il troppo peso. Molti cicloviaggiatori utilizzano un bastone ma il mio carico non era cosi’ pesante e un buon cavalletto avrebbe retto.
Conclusioni
Questo è quanto ho da dirvi su cosa ho dovuto portare nel mio cicloviaggio dalla costa vesuviana al Lussemburgo. Può essere d’aiuto a chi vorrà intraprendere una esperienza simile così come lo sono stati per me gli articoli e i consigli di altri cicloviaggiatori.
Ovviamente ognuno dovrà adattarlo al proprio viaggio e alle proprie esigenze.
Ben venga ogni suggerimento, domanda, consiglio o l’esperienza personale di ognuno di voi!