Miami? Sì, tanto!
Insieme a New York e Los Angeles è probabilmente la città statunitense più vista e rivista attraverso i media. Le spiagge, le palme, gli acqua-scooter che sfrecciano da una parte all’altra, ne abbiamo viste tante di immagini nei film, nei video musicali, nelle serie TV. Tutto tremendamente da sogno! Ma quante volte la realtà, una volta sul posto, delude le aspettative? Non poche volte… ma sicuramente non a Miami!
Spesso con la parola Miami si intende non solo la città di Miami vera e propria, ma anche Miami Beach, che di fatto è un comune a parte che appartiene all’area della città metropolitana di Miami. Sia per praticità di descrizione, sia per non creare difficoltà di comprensione, parlerò di entrambe, anche se distinguerò i due comuni con i loro nomi.
Involontariamente, o meglio dire per esigenze organizzative di viaggio, ho avuto il piacere e la fortuna di trascorrere a Miami South Beach (aka SoBe) due brevi periodi. La reputo una fortuna perché nello stesso viaggio ci sono tornato due volte a distanza di quasi un mese e quindi ho avuto la possibilità di assaggiarne il sapore due volte, la prima con l’emozione della novità e la seconda col piacere della conferma.
Anche se la prima volta in un luogo è pur sempre indimenticabile, probabilmente è nella seconda che poi lo si apprezza maggiormente, quando già sai cosa può offrirti e come approfittare al meglio di quell’offerta, oltre ad un fattore pratico di conoscenza del luogo stesso e quindi di più semplice organizzazione.
Così è stata la mia visita a Miami South Beach e Miami downtown. Se al primo passaggio di tre giorni mi son fatto prendere dalla frenesia di come vedere quante più cose possibili in poco tempo, nella seconda mi sono completamente lasciato andare, facendomi trasportare dal luogo e dalla sua rilassante vita da spiaggia, noci di cocco e drink sul lungomare. Nonostante non sia un tipo che cerca relax e riposo, ho sentito che la città della Florida volesse concedermi quel tipo di soggiorno e non perché sia l’unica cosa che potesse offrirmi, ma perchè probabilmente in quell’aspetto ha pochi rivali al mondo.
Proprio per questo consiglio vivamente di pernottare a South Beach e non ad esempio a Miami Downtown, anche perché Miami è tremendamente trafficata e l’auto va utilizzata il meno possibile. Vi ritrovereste a trascorrere ore nel traffico per andare in spiaggia…e poi volete mettere il piacere di uscire dall’albergo e ritrovarsi a ridosso di uno dei lungomari più frenetici al mondo?
Ho dormito entrambe le volte nello stesso albergo, su Espanola Way, a mio parere la più bella e caratteristica strada di South Beach oltre ad essere con Ocean Drive e Lincoln Road, una delle più note. Durante le prenotazioni cercavo a tutti i costi una buona offerta su Ocean Drive finché lessi un commento di un tizio su TripAdvisor che diceva “non pernottate su Espanola Way, finirete per non dormire mai, gente in strada tutta la notte“…ok, pensai, prenotiamo subito! Non certo volevo andare lì per dormire!
Mai scelta fu più azzeccata! Quasi bastava affacciarsi dalla finestra della camera per immeggersi in quel luogo unico nel genere, così accogliente, similmente caraibico, poco a che fare con l’America vista a Chicago o a New York, sembrava di essere in un mondo completamente diverso. Questa è per me una delle bellezze degli USA, le grandi distanze e le diverse etnie fanno si’ che ogni città sia un mondo a parte, sempre diverso e sempre entusiasmante e coinvolgente.
Ma poi…quanto verde! E’ così strano dirlo ma io di Miami e in generale della Florida ricordo il verde! Il verde a ridosso delle spiagge, nelle strade, nei giardini delle case…foglie e arbusti che si arrampicano ovunque vincendo nettamente sull’architettura delle abitazioni. Solo gli alti grattacieli su Ocean Drive riescono a spuntarla su quella forza della natura, che in quel clima caldo-umido farebbe spuntare piante ovunque.
E non va tralasciato l’aspetto faunistico. Mica è così usuale per un italiano camminare in una grande città e trovarsi uccelli dai mille colori, iguana che ti attraversano la strada, serpenti che strisciano da un albero all’altro e animaletti di ogni altro tipo. La natura a Miami, ma in generale ancor più nel resto della Florida, sembra abbia fatto patti chiari con l’uomo…costruisci quello che vuoi, ma qua continuerò a comandare io! Un qualcosa di assolutamente fantastico che in alcune zone lascia a bocca aperta.
Una giornata tipo a Miami South Beach? Sicuramente passeggiata mattutina in spiaggia, divertendosi a guardare le tipiche casette dei bagnini, poi bagno, sole o un pò di ginnastica, le spiagge sono attrezzatissime ed è tutto free. E’ free anche la crema protettiva per i bagnanti. Sì avete capito bene, la crema protettiva! Quando ho visto la prima volta il distributore all’ingresso della spiaggia credevo di avere le allucinazioni per il troppo sole. In pratica, per combattere il cancro alla pelle, il centro medico locale ha fatto installare distributori di crema protettiva sul lungomare…senza parole. Non mancano le docce e i campi di beach volley…c’è sicuramente tanto da fare in spiaggia.
Poi se a mezzogiorno il troppo caldo inizia a dar fastidio, un break al Lummus Park, una distesa verde che divide Ocean Drive dalla spiaggia. Avete presente quel parco visto e rivisto nei film ambientati a Miami, dove ci sono ragazze in costume che sfrecciano sui pattini, ragazzi che fanno jogging a dorso nudo, persone che leggono rilassandosi sul verde dei prati all’ombra delle alte palme? Ok, quello è il Lummus Park e non crediate che dal vivo sia diverso che dai film.
Per mangiare la scelta è vasta e anche i prezzi, che variano da quelli bassi dei fast-food e dei supermarket, a quelli abbastanza cari dei ristoranti. Concedetevi la prima scelta a mezzogiorno e la seconda la sera, in particolare quelli a tema ispanico, messicano o italiano su Espanola Way e Lincoln Road.
Il pomeriggio concede una tregua traffico, quindi è possibile approfittarne per dirigersi in auto o in bus verso la downtown. L’attraversamento di uno dei lunghi ponti è fantastico, una bellissima vista verso lo skyline di Miami e sulla lingua di mare tra Miami e South Beach, dove ci sono tante ville con molo personale e yachts da paura.
Una volta dall’altra parte, troverete molto carina la zona del Bayside Marketplace. Un grosso market sul mare, dove si può approfittare per comprare souvenir a buon prezzo. Lì c’è anche la Airlines Arena dei Miami Heat per gli appassionati del basket, l’Hard Rock Café e alcuni bar che la sera suonano musica caraibica. Non guasta una passeggiatina al Bayfront Park.
A Miami Downtown non ho voluto fermarmi solo al Bayside, ma sono andato anche verso l’interno, per vedere la città anche dal punto di vista meno turistico. In tal caso è di fondamentale importanza la Metromover, una metro che si muove su un binario sopraelevato. A parte il fatto che è gratuita, ha connessione wi-fi gratis e vi permette di spostarvi velocemente in città, il valore aggiunto è quello di vedere le strade di Miami dall’alto come se fosse un tour guidato.
Caratteristica Little Havana e la sua Calle Ocho, zona simbolo dell’immigrazione cubana negli USA, oltre il 90% della popolazione del quartiere è ispanica, così come i negozi, la walk of fame e il famoso parco del Domino. Altro bel posto, soprattutto se amate i murales, è quello del Wynwood Art District, a dir la verità me lo son perso, ma ho visto le foto di un amico e sarei cattivo a non consigliarlo.
Ma poi? Dopo la passeggiata si torna a South Beach? Dipende, se proprio non volete fermarvi ai bar del Bayside per la serata caraibica, si ritorna alla base, ma non prima di aver ammirato lo skyline illuminato e soprattutto la Freedom Tower con le sue luci rosse notturne. Il monumento simbolo della storia dell’immigrazione di Miami, dove venivano accolti i rifugiati cubani in fuga dalla dittatura di Castro.
A South Beach tutto è concentrato sulla vita notturna del posto. Cena in ristorante con cucina tematica e poi via lungo la Ocean Drive, tra bar e locali super affollati, musica ad alto volume e tante luci, mentre in strada passano auto che non sono per niente inosservate.
Distratti dalla vita notturna sfrenata del posto, a quell’ora non noterete però un vero e proprio museo all’area aperta su Ocean Drive, quello dell’architettura Art Déco. Ebbene si’, la strada più famosa di South Beach è un susseguirsi di edifici in quella che viene definita Art Déco Tropicale. Proprio per questo la zona di Ocean drive e le strade limitrofe sono chiamate Art Déco Historic District, uno stile di cui Miami è la capitale nel mondo e non bisogna essere grandi architetti o critici dell’arte per apprezzarne la bellezza e la tipicità di quegli edifici colorati che si intonano alla grande in quel contesto festoso locale.
Ultima cosa che mi è piaciuta molto di Miami South Beach, nonostante sia molto triste, è il monumento alle vittime dell’Olocausto. La scultura di un insieme di sagome umane dalle quali esce una grossa mano. La trovate nella zona più a nord di Miami Beach, verso i campi da golf. Una passeggiata a piedi fino al memoriale permette di apprezzare anche quella zona più interna rispetto al mare, residenziale e silenziosa, dove ci sono bellissime case con giardino.
Insomma Miami è un posto assolutamente da vedere e non una volta, ma più volte nella vita, anche perché da lì si possono raggiungere altrettanti luoghi interessanti come il parco delle Everglades, Key West e perché no, imbarcarsi su una delle numerose navi da crociera per raggiungere le isole caraibiche!
Una risposta
[…] Salvatore: Il mio porto è stato Fort Lauderdale ma ho trascorso diversi giorni a Miami…questo articolo può essere d’aiuto https://www.torenet82.it/miami-si-tanto/ […]