Airboat e Shark Valley – Everglades National Park day #2
Vi ho già parlato del Parco Nazionale delle Everglades qui, facendo notare quanto una immensa palude possa rivelarsi uno spettacolo della natura indimenticabile. La distesa naturale è enorme e i trails sono davvero tanti, ma due giorni possono diventare un tempo sufficiente per visitare il parco senza perdersi i suoi aspetti principali e più interessanti.
Nel primo articolo vi ho parlato della strada che taglia il parco da nord est a sud ovest, dall’ingresso del Ernest Coe Center ad Homestead fino a raggiungere Flamingo. Una sequenza di stop con trail annesso e facili da individuare grazie alla mappa distribuita all’ingresso.
In questo articolo voglio parlarvi di come organizzare il secondo giorno di visita alle Everglades.
Tra Miami e Naples, città del versante ovest della Florida, si percorre la Tamiami trail, una strada parallela alla US41 con bellissimi scorci sulle Everglades. In verità il nome “Tamiami” mette insieme le città Tampa e Miami, infatti la strada dopo aver attraversato Naples, costeggia la costa west della Florida fino a Tampa. Proprio lungo questa strada è possibile intraprendere l’esperienza dell’air boat tour, un percorso guidato a bordo appunto di un air boat lungo le acque della palude.
Percorrendo la strada se ne trovano davvero tanti e dopo qualche consiglio in giro sul web ho optato per Coopertown Airboat Rides, a poco più di 25 miglia da Miami dowtown. Dicono sia il più antico delle Everglades. Il costo è di 23$ (11$ fino a 11 anni) e include l’introduzione del ranger relativamente alla vita delle Everglades, animali, piante, etc. Dopodiché distribuiscono tappi per le orecchie e si sale in gruppo su uno degli airboat parcheggiati lungo il molo che dà sulla palude.
Il tour è di quasi 10 miglia e gli airboat non vanno così veloce come si può pensare, anzi rallentano spesso e il ranger approfitta per spiegare qualcosa, anche in modo abbastanza dettagliato direi.
Abbondano alligatori e tartarughe, tantissime varietà di uccelli che spuntano dalla distesa verde e spiccano il volo.
L’airboat non è molto nature-friendly perchè il rumore assordante e le pale che girano vorticosamente nell’acqua non fanno certo bene alla fauna delle Everglades, ciò nonostante resta una delle modalità più utilizzate per visitare il parco, soprattutto da chi vuole entrare nel cuore di esso ed in effetti è una bella esperienza.
Dopo il tour è possibile pranzare al piccolo ristorante del posto. Lo consiglio perché è un luogo tipico e una simpatica conclusione del tutto, inoltre è possibile assaggiare anche carne di alligatore, oltre ad hamburger, insalate e contorni.
Il secondo step della giornata è quello della Shark Valley. Basta percorrere altre 13 miglia in direzione ovest e ci si ritrova all’ingresso. Se avete già acquistato l’il biglietto alle Everglades al E- Coe Center nell’arco dell’ultima settimana, non è necessario riacquistarlo. In ogni caso i prezzi sono di 25$ per auto, 20$ per moto e 8$ per chi è a piedi o in bici.
Visitare la Shark Valley significa percorrere una stradina poco più larga di un fuoristrada, che effettua un giro completo di 15 miglia (circa 25km) all’interno delle Everglades. Non ci sono protezioni tra la strada e la palude, quindi gli animali, alligatori compresi, potranno attraversare la strada davanti a voi…e non è così difficile che accada!
La visita può essere effettuata a piedi, tramite il Tram Tour o in bici. Il Tram Tour ha un costo di 25$, si tratta di un veicolo per trasporto pubblico aperto ai lati che parte circa ogni ora. Ovviamente col tram soste e tempi dipendono dal tour quindi non è una scelta comoda per chi vuole sentirsi libero di fermarsi quando vuole.
Per percorrere la Shark Valley in bici (come ho fatto io) si puo’ noleggiare al costo di 9€ l’ora. Considerate dalle 2 alle 3 ore per percorrere l’intero giro. Correre sarebbe pericoloso e inutile. Le soste per una foto o per guardarsi attorno sono tante, quindi il tempo passa in fretta e come dicevo non ci sono protezioni laterali alla strada e correre su una bici con freno a contropedale col rischio di finire nella palude non è per niente una cosa piacevole.
Il cosiddetto giro di boa del percorso è la Observation Tower, posta dopo 7 miglia. Una torre su cui si sale tramite una stradina a chioccola e dalla quale si può osservare un panorama a 360° sull’intera area. Un vero spettacolo della natura.
Da inizio percorso fino alla torre, la strada non presenta curve e si è spesso in compagnia perchè è il tratto più frequentato anche da chi è a piedi. Anche molti ciclisti lo percorrono sia all’andata che al ritorno. Il restante tratto, tra l’altro anche più lungo, è più isolato e direi anche più selvaggio. In ogni caso la strada ha una pendenza minima quindi in effetti è una pedalata in pianura che non affatica.
E’ importante ricordare che l’unico luogo per comprare qualcosa è la struttura iniziale. Lungo il percorso troverete solo una toilette ai piedi della torre e nient’altro. Quindi acqua a volontà soprattutto nel periodo caldo-umido, perché berrete parecchio.
Vi potrà capitare che un alligatore vi attraversi la strada a pochi passi o che sciami di cavallette saranno vittima delle ruote della vostra bici. Utilizzate occhiali da sole per evitare insetti negli occhi e spray repellente per evitare punture. Non bisogna aver degli alligatori. Non attaccano l’uomo se non sono infastiditi, quindi lasciate passare tenendovi a distanza e non appena si rituffano nell’acqua della palude passate.
Il rispetto per la natura e per chi la abita deve essere massimo, ricordate che siete “ospiti”!
Ultimo consiglio, fate attenzione agli orari di chiusura, perchè la scelta del tram tour, il noleggio bici o una passeggiata a piedi va fatta soprattutto basandosi su quelli.
Usciti dalla Shark Valley potreste ritornare a Miami o continuare lungo il Tamiami trail in direzione Naples. Se i tempi ve lo consentono, il mio consiglio è optare per la seconda scelta. La costa ovest della Florida e le città che troverete sono davvero molto più belle e interessanti di quanto si possa pensare.