Il cammino di Santiago – intro
LA LEGGENDA DI SAN GIACOMO
La legenda aurea racconta che dopo la risurrezione di Cristo, l’apostolo Giacomo di Zebedeo, detto anche il Maggiore, si recò in Spagna per la diffusione del Vangelo. Tornato in Giudea fu decapitato per ordine di Erode Agrippa I, diventando il primo apostolo martire. I suoi discepoli portarono le sue spoglie sulle sponde della Galizia dove termina ora il Cammino di Santiago.
Il ritrovamento della tomba dell’apostolo pescatore risale all’anno 813. Si narra che l’anacoreta Pelayo vide cadere sulla collina del Libredon una pioggia di stelle e nella notte successiva San Giacomo gli apparve in sogno raccontandogli che nel luogo dove aveva visto cadere le stelle c’era la sua tomba.
La mattina seguente infatti Pelayo ritrovò il luogo di sepoltura. Il vescovo Teodomiro, venuto a conoscenza della scoperta, esaminò i corpi sepolti riscontrandone uno con la testa mozzata e la scritta: “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé”. Alfonso II, re delle Asturie e della Galizia, diede il via alla costruzione di una chiesa dove si insediarono i monaci benedettini. Intorno alla chiesa nacque la città di Santiago de Compostela, dal nome del santo e da “campus stellae”, cioè campo della stella o anche “campos tellum”, cioè terra di sepoltura.
In quel periodo di grosse difficoltà a causa della conquista araba, la presenza della tomba divenne motivo di lunghi pellegrinaggi e il santo assunse il ruolo di protettore della riconquista spagnola.
La presenza di pellegrini crebbe abbastanza da far nascere, lungo le strade che conducevano a Santiago, diversi servizi per supportare le persone in viaggio, quali monasteri, ospedali, alloggi e osterie.
In principio il pellegrinaggio era soprattutto lungo le vie spagnole, in particolare la più antica sembra essere la Ruta de la Costa, cioè la strada che costeggia la costa nord della Spagna. Successivamente iniziarono ad arrivare pellegrini da tutta Europa. Dall’Italia si arrivava lungo la via Francigena che in Francia si collegava alla via Tolosana e dalla Germania lungo la Oberstrasse. In Francia le vie erano molteplici, oltre alla Tolosana c’era la Podense, la Lemovicense e la Turonensis. Per lo più si passava in Spagna attraverso i passi pirenaici di Roncisvalle e Somport, ovvero attraversando il Camino Francès e il Camino Aragonés.
Nel medioevo partire in pellegrinaggio spesso significava anche vendere i propri averi per auto-finanziarsi. In caso di ipoteca, durante l’assenza, la chiesa si occupava della tutela dei beni.
Il pellegrinaggio poteva avere diversi scopi. Si partiva per voto, per ricerca spirituale oppure per ricevere una grazia, ma non mancavano i casi in cui i pellegrini erano inviati dal proprio signore che doveva scontare una pena o chiedere perdono per peccati gravi. In tal caso il pellegrino era il mezzo attraverso il quale il signore scontava tali pene.
A quei tempi la strada per Santiago non era come ora e il pericolo era all’ordine del giorno e metro dopo metro. Ci si poteva imbattere in banditi o in pessime condizioni meteorologiche in cui si poteva rimettere la pelle.
Alla partenza veniva compiuto il rito della vestizione con la consegna della bisaccia e del bastone (o bordone):
IL CAMMINO DI SANTIAGO OGGI
Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d’Europa ha dichiarato il cammino per raggiungere Santiago de Compostela: “itinerario culturale europeo”. Da quel momento in poi tutte le informazioni e le iniziative nate lungo quei sentieri hanno ricevuto finanziamenti per far si’ che possano essere migliorate.
Grazie a tale dichiarazione si è avuta una ripresa notevole della quantità di pellegrini, complice anche un incremento di informazioni a riguardo da parte dei media, della rete e dell’editoria. I pellegrini moderni non percorrono il cammino solo per motivi religiosi, ma anche per altri scopi, ad esempio culturali o per semplice piacere di un lungo viaggio a piedi immersi nella natura di uno dei più belli paesaggi europei.
Ovviamente anche ora, come in passato, il pellegrinaggio può partire in quasiasi città europea, però solitamente quando si sente parlare del Cammino di Santiago, si intendono le strade francesi e spagnole dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1993 (descritte più in basso).
Molti pellegrini, dopo aver raggiunto Santiago, si spingono fino a Finisterre (da Finis terrae, cioè confine della terra), luogo che si affaccia sull’oceano Atlantico un tempo considerato il termine delle terre conosciute. Nell’antichità era il luogo dove si bruciavano gli abiti indossati nel pellegrinaggio e vi si immergeva nell’acqua oceanica per purificarsi.
La stragrande maggioranza delle persone percorre il cammino a piedi, ma sono sempre più le persone che, per poco tempo disponibile, lo percorrono in bicicletta.
Mediamente i pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago a piedi ci impiegano circa un mese, in bici serve la metà del tempo. Questi però sono tempi medi, ma nel dettaglio non esistono tappe prefissate e ognuno ci impiega il tempo che ritiene opportuno in base alle proprie forze, ai tempi di sosta durante gli spostamenti e ai km percorsi in base al luogo di partenza.
Questa libertà di gestione del pellegrinaggio fa sì che lungo il cammino si possano incontrare bambini, ragazzi, ma anche persone anziane.
Sul sito “pellegrinibelluno.it” sono state pubblicate le statistiche dei cammini che conducono a Santiago, riportando il numero di pellegrini degli ultimi anni, i cammini intrapresi e le rispettive nazionalità. E’ possibile consultarle qui
I CAMMINI PER SANTIAGO
Cammino Francese
Con circa 160mila persone nel 2014, risulta essere il Cammino di Santiago più frequentato. Parte da S. Jean Pied de Port, paese delle Francia pirenaica, e si conclude a Santiago dopo circa 800 km di strade sterrate, sentieri e asfalto. C’è chi lo inizia nelle città successive, come Pamplona, Burgos o Leòn.
Il percorso si distingue per la bellezza e varietà dei suoi paesaggi dato che dopo aver lasciato la zona pirenaica, attraversa Navarra, Rioja, Mesetas, monti del Leòn e Galizia.
Cammino del nord
E’ il Cammino di Santiago che per gran parte corre lungo la costa spagnola settentrionale. Risulta essere il più antico cammino verso Santiago, intrapreso dai pellegrini che sbarcavano sulla costa che in quel tempo era zona protetta rispetto all’invasione araba. Questo cammino restò il prescelto dai cristiani finché la Spagna non si liberò dal dominio arabo e quindi iniziarono ad essere percorse anche le zone più a sud.
Il percorso attraversa i Paesi Baschi, la Cantabria, le Asturie e la Galizia. Partendo da Irun, solo nell’ultima parte si stacca dalla costa proseguendo verso Santiago.
Rispetto al cammino francese, quello del nord è meno “attrezzato” per i pellegrini, quindi poche strutture e meno alberghi, ma in questi anni i pellegrini che lo percorrono sono in grosso aumento e questo fa sì che vengano alla luce sempre più strutture pronte ad ospitarli.
Cammino Aragonese
E’ una strada lunga circa 160km che, partendo da Somport, si unisce al cammino francese nella località di Puente la Reina. Essendo più lungo del tratto che inizia a S. Jean P.d.P., è poco frequentato dagli attuali pellegrini, mentre era molto utilizzato nell’antichità dai pellegrini provenienti dall’Italia, in quanto il passaggio da Somport era preferito da chi percorreva la Francigena e poi la Tolosana.
Via de la Plata
E’ il Cammino di Santiago che corrisponde alla via romana ab Emerita Asturicam che collegava cioè l’attuale Merida a Astorga. Nel percorso attuale la strada parte da Siviglia e a Granja de Moreruela si divide in due diramazioni, la prima continua lungo la strada romana fino ad Astorga dove incontra il cammino francese, la seconda invece va verso ovest raggiungendo prima Ourense e poi Santiago.
Il nome via de la Plata, in spagnolo Ruta de la Plata, deriva probabilmente dalla denominazione che fu assegnata alla strada nel periodo arabo, dove il castigliano blata derivava dalla parola araba balath che significa strada di pietra.
Il cammino Primitivo
Il nome è dovuto al fatto che si tratta di uno dei cammini più antichi. Inizia a Oviedo nella Spagna nord orientale e arriva a Santiago passando per Lugo, importante a antica città romana della Galizia. Il percorso è molto difficoltoso a causa dell’alto dislivello in quanto attraversa la cordigliera Cantabrica e per questo è stato pian piano percorso sempre meno a favore di quello francese. In ogni caso si tratta di un cammino che conserva un’ottima organizzazione in quanto a segnalazione ed alberghi.
Il Cammino Inglese
Partiva da La Coruna o da Ferrol e veniva intrapreso da chi sbarcava su quelle coste. Si trattava di un Cammino di Santiago corto e percorribile in poche tappe.
Il Cammino Portoghese
Risulta essere uno dei più antichi e anche uno di quelli sempre più percorsi. Parte da Lisbona e arriva a Santiago dopo circa 600km. Alcuni pellegrini fanno una leggera deviazione passando anche per Fatima.
Oltre a questi percorsi considerati principali e soprattuto più noti, ce ne sono tanti altri considerati minori ma che spesso hanno radici molto antiche. I percorsi che invece portano a quelli su citati partendo dal centro dell’Europa sono tanti. Tra quelli più famosi ricordiamo la via Francigena, la Turonensis, la Tolosana, la Podiensis e la Lemovicensis.
(fonte: “Ways of St. James in Europe” di Manfred Zentgraf, Volkach, Germany – Manfred Zentgraf, Volkach, Germany. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons)