Il Sud America di Gianpiero
Per questo articolo sul Sud America, potrei raccontarvi con tono fiabesco di una persona conosciuta per caso durante un viaggio in treno o di averlo visto sul web e rintracciato a tutti i costi per un’intervista, ma non è così…nulla di tutto ciò…
Gianpiero è semplicemente un amico da molti anni, uno di quelli che quando li incontri per strada potresti starci a parlare per ore senza mai annoiarti, perché hanno sempre un mucchio di cose interessanti ed entusiasmanti da raccontare.
Nato e vissuto all’ombra del Vesuvio, dopo una laurea di tutto rispetto in Ingegneria Aerospaziale alla Federico II di Napoli e un Erasmus all’Università Tecnica di Praga, Gianpiero non è più tornato stabilmente a Torre del Greco, salvo in brevi periodi per ritrovarsi con amici e parenti. Dopo alcuni anni a Praga, nel 2012 si traferisce nella Germania settentrionale, prima a Brema e poi dopo qualche anno a Lubecca, infine a Barcellona, dove ancora risiede e lavora.
Tanti anni in viaggio per l’Europa, ma anche in altri continenti, tra cui un bellissimo viaggio in Cina e due in Sud America, contraddistinti dal suo spirito d’avventura, di adattamento e di scoperta.
Ho seguito con interesse le foto che ha scattato in Sud America e con piacere il suo racconto di quanto visto in quei posti. Mi è piaciuto a tal punto che ho deciso di condividerlo sul blog in questa nuova sezione che ho chiamato “Amici in viaggio”…buona lettura!
Torenet82: Domanda scontata, ma obbligatoria…perché viaggi e che tipo di viaggiatore sei?
Gianpiero: Viaggio forse per “avidità di conoscenza”, mi piace vedere cose nuove, conoscere altre culture, incontrare nuove persone, fare foto a paesaggi insoliti, mettermi in gioco ogni volta a partire dall’organizzazione al viaggio stesso. Sono un “backpacker”, per me non c’è altro bagaglio al di fuori dello zaino per una vacanza in giro e all’avventura. Lo zaino ti lascia le mani libere, ok a volte pesa se ci cammini molto, però di sicuro è sempre con me (anche se sarei capace di dimenticare anche quello)
T82: Oggetti che non devono mancare nella tua valigia/zaino?
G: Innanzitutto non deve essere troppo pesante, solo cose necessarie, cerco di evitare oggetti che “forse potrebbero” servire e poi restano sulle spalle. Non devono mancare però:
– macchina fotografica, reflex anche se più pesante di una piccola digitale, le foto sono tutta un’altra cosa
– Lonely planet, anche se negli ultimi anni è sempre meno “low budget”, resta sempre la migliore guida (o almeno quella più user friendly dal mio punto di vista)
– coltellino multiuso, anche se non faccio viaggi di sopravvivenza può sempre tornare utile
– costume (non si sa mai)
Tutto questo naturalmente oltre alle cose necessarie come vestiti, borsello da bagno e qualche medicina
T82: Viaggi solitamente da solo, in compagnia o in gruppo? E quale di queste modalità preferisci?
G: Di modalità di viaggio ne ho provate varie: da solo, in gruppo, in coppia con un amico o fidanzata. Dipende dal tipo di vacanza, dalla meta, dalle aspettative e dallo stato d’animo. La prima volta che ho viaggiato da solo è stato in Brasile e Uruguay da Sao Paulo a Montevideo, a dire la verità mi spaventava un po’ la cosa. Non conosco nessuno, sarò sempre solo, mi annoierò, e se succede qualcosa, chi me l’ha fatto fare… Beh io non sono un tipo solitario e alla fine viaggiando per ostelli ci si rende conto che tantissime persone viaggiano sole e alla fine non si è mai soli. Certo non c’è il tuo migliore amico con cui condividere un momento o un pensiero, ma ci sono tante persone con cui condividere esperienze e alla fine più si viaggia soli più cambiano i programmi di viaggio. In generale quindi dipende dalla meta, ma preferisco viaggiare in gruppo (piccolo gruppo) o in coppia.
T82: Tra i tuoi tanti e interessantissimi viaggi, ho seguito con particolare piacere quelli che ti hanno condotto in Sud America. Come mai quella meta? Era un sogno da realizzare o una decisione presa improvvisamente?
G: Il primo viaggio in sud America è nato improvvisamente. Dopo il viaggio in Cina per un anno e mezzo mi sono tenuto in Europa e pensando ad un viaggio un po’ più lontano, al caldo (vivo al nord della Germania e febbraio non è tra i mesi più simpatici) e dove poter visitare posti nuovi, diversi, dove la gente non vive secondo gli standard europei. Dopo aver visto alcune foto di mio cugino che vive a Sao Paulo ho deciso che sarei dovuto andare lì, sembrava fantastico…e così è stato!
T82: Quali stati del Sud America hai visitato e quale di questi si è rivelato il più bello?
G: Sono stato in Brasile, Uruguay, Argentina e Cile. Non saprei dire qual è il più bello in assoluto. In Brasile ci sono stato a carnevale e Rio in particolare è in festa 24 ore su 24, divertimento assicurato e meno pericolosa di quanto si dica (forse per il carnevale c’è molta più polizia in giro). Dal punto di vista paesaggistico, beh l’Argentina è fantastica, dalle cascate dell’Iguaçu alla Patagonia, c’è da perdersi nei panorami. Per certi tratti sembra una terra inesplorata anche se non lo è affatto. Colori del mare, del cielo e delle piante, che messi insieme danno un risultato impressionante. Iguaçu e le cascate sembrano usciti da una fiaba, Ushuaia con i suoi laghi silenziosi, di un verde smeraldo che nemmeno la migliore macchina fotografica potrebbe catturare, i pinguini della Patagonia socievoli e dolci come fossero bambini, il ghiacciaio Perito Moreno, un ammasso di ghiaccio enorme, di cui non si riesce nemmeno a vedere dove inizia e che ogni tanto perde un pezzettino in maniera spettacolare, i mercatini dove si trova l’impossibile, l’acqua congelata dell’oceano Pacifico…
T82: Con quali mezzi ti sei spostato?
G: Con tutti (forse)…Aereo, auto, bus, tram, treno, nave, canoa, barca
T82: Il luogo più interessante che hai visitato?
G: Non c’è un luogo in particolare ma forse la prima giornata ad Ushuaia è quella che ha lasciato il segno, forse perché la quantità di posti, animali e paesaggi visti in un giorno li ha resi i posti più belli. Siamo arrivati lì in serata tardissimo a causa di un ritardo di oltre mezza giornata del volo da Buenos Aires, avendo perso quindi già un giorno e non volendo perderci niente delle cose belle da vedere, ci siamo messi in cammino per 13 ore no-stop. Prima alla volta di un ghiacciaio quindi un po’ di trekking in montagna e poi alla laguna Esmeralda un percorso di qualche ora tra bosco, prati, sassi e terra bruciata, dove abbiamo completamente perso cognizione del tempo incantati dal panorama e abbiamo fatto tardi all’appuntamento per il ritorno. Telefoni inservibili nel bel mezzo del nulla, abbiamo raggiunto la strada più vicina e sperato che qualcuno ci desse un passaggio, ormai sera non erano molte le auto che passavano di lì, in fondo eravamo solo a 5-6 km dalla città ma dopo 13 ore di cammino e una giornata intera in giro sarebbe stata dura. In autostop però si arriva quasi ovunque. Dopo un po’ di tentativi finalmente un’auto si ferma…molto vecchia, vetri neri, non troppo rassicurante direi (in mezzo al nulla in sud America da soli un po’ di paura ti viene…). Due donne dentro. Mamma e figlia gentilissime che ci hanno portato fino al nostro ostello raccontandoci delle bellezze dell’Argentina e mostrandoci qualche foto del ghiacciaio Perito Moreno che non sapevamo se valeva la pena di visitare. Beh ci hanno convinto e qualche giorno dopo ci siamo andati, con una deviazione di 700km.
T82: Hai avuto contatti con gli abitanti del luogo? Impressioni?
G: Si dice che i sudamericani siano rilassati, tranquilli, ballerini, spensierati, socievoli, gentili, sorridenti, etc etc. Tutto vero! Hanno un mare di problemi ma sono comunque capaci di sorridere ed essere felici col poco che hanno
T82: Tra le tante emozioni, nei viaggi si presentano spesso anche tanti imprevisti. Hai una disavventura da raccontarmi?
G: Disavventure non tantissime tranne le classiche come perdere il bus o dimenticare cose in giro. In particolare un bello spavento ce lo siamo presi a Rio in Lapa una notte, dopo essere andati a bere qualcosa, due persone erano lì a litigare e qualche bottiglia è iniziata a volare. Tutti si sono allontanati lentamente finché non si è sentito un botto che sembrava quasi un colpo di pistola, a quel punto siamo tutti scappati di corsa. A quanto ho sentito da racconti di altri ragazzi in giro per il Brasile non è una cosa rara ma quasi all’ordine del giorno che qualcuno venga sparato in pieno centro.
T82: Un’esperienza che in questo viaggio ti è rimasta particolarmente impressa?
G: Più che un’esperienza mi sono rimasti impressi tanti volti. Una cosa mi ha colpito in sud America, in particolare a Rio. Molte persone non hanno niente o comunque pochissimo, ma riescono ugualmente a sorridere come se nulla fosse. Il carnevale di Rio, l’evento mas grande do mundo, è portato avanti dalla gente comune quelli che economicamente non arrivano alla fine del mese, i ragazzi delle favelas. Loro sono stati capaci di creare un evento invidiato da tutti e che per loro dura un mese. Per un mese intero sono tutti per strada a ballare samba. In realtà è stata una settimana difficile a Rio, non si riposava mai. Avevamo una stanza a Copacabana direttamente sulla strada principale quasi in spiaggia e anche se avevamo deciso di dormire, non ce n’era verso. Quando il “bloco” passa a 2 metri da casa tua anche se sei stanco e non ce la fai, anche se la samba non la sai ballare, anche se sei già nel letto a cercare di dormire, salti giù e segui gli altri…è il potere della musica!
T82: Con quali parole inviteresti un tuo amico ad intraprendere un viaggio in Sud America?
G: Beh il Sud America è una vacanza per cui bisogna adattarsi se lo si vuole vivere a pieno. Paesaggi, città, attrazioni, musei, monumenti, spiaggia, mare, escursioni, sport, natura, ma soprattutto direi “ritmo”! C’è musica ovunque, è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Ti prende, c’è tutto per tutti, ma raccontare o far vedere foto non rende l’idea…
T82: Travel-dreams nel cassetto?
G: Come ho detto ci si innamora del Sud America. Vorrei finire almeno il primo giro completo di Perù, Bolivia, Venezuela, Ecuador, Nord Brasile, ma probabilmente non subito. Il prossimo viaggio potrebbe essere Thailandia e poi magari India
Seguimi anche su…
Bellissima questa nuova rubrica.. e che voglia di andare in Sud America!!!