Route 66 – Dove ho mangiato?
Questo articolo è molto personale, in quanto ho indicato solo alcuni luoghi dove ho mangiato bene (rapporto qualità/prezzo) durante il mio viaggio on the road lungo la historic route 66. Ce ne saranno tanti altri riguardo i quali non posso esprimermi non essendoci stato.
Lungo la R66, ma in generale vale ovunque, la parte gastronomica completa l’avventura in corso ed è un tassello importante nell’esperienza di un viaggio. Assaggiare le pietanze del posto e farlo in luoghi caratteristici è qualcosa di importante che non va mai trascurato.
Lou Mitchell’s (Chicago, Illinois)
Lou Mitchell’s è una tappa obbligatoria per la prima colazione quando si parte da Chicago e si inizia il viaggio lungo la Route 66 (leggi qui la prima tappa), ma va benissimo anche per il pranzo nel caso la partenza non fosse al mattino.
Vi sentirete coccolati dal vecchio e inconfondibile stile americano. Lou Mitchell’s è li’ dal 1923 e da allora il suo modo di fare non è cambiato. Porzioni abbondanti, ottime le giganti omelette con bacon e toast, mentre caramelle e dolcetti sono un omaggio per chi è in fila ad aspettare.
Un luogo dove si incontrano tutte le persone che inizieranno il lungo viaggio e, come si può immaginare, l’atmosfera è decisamente unica!
Elbow Inn (Devils Elbow, Missouri)
E’ un BAR&BBQ sito a Devil’s Elbow, una minuscola frazione tra Rolla e Lebanon in Missouri. Un luogo immerso nel verde, ma tra i più caratteristici di tutta la Route66 e si trova ad una distanza tale da St. Louis da prestarsi bene ad una pausa pranzo nella tappa che percorre il Missouri. L’Elbow Inn è il tipico locale da motociclisti di Harley Davidson, il suo stile è molto country e mentre l’esterno sembra essere poco curato, l’interno è spazioso e accogliente. Tantissime luci al neon, tavolo da biliardo e juke-box, ma la sorpresa è trovare il soffitto cosparso di reggiseni donati dalle clienti.
Oltre a questa atmosfera molto particolare che lo contraddistingue, all’Elbow Inn anche il cibo è buonissimo. Ottimo il BBQ e i due contorni a scelta, perfetto il rapporto qualità-prezzo con porzioni molto abbondanti in perfetto stile statunitense.
Se mentre state mangiando, dovesse capitare anche a voi di veder entrare alcuni motociclisti che, dopo aver fatto partire il juke-box, iniziano a giocare al biliardo, allora preparatevi a trascorrere una pausa pranzo indimenticabile!
Pizza Hut (Oklahoma City)
Non è un locale esclusivo della Route66, ma fa parte di una catena di fast food americana nata a Wichita, in Kansas, non troppo lontano dal percorso della Strada Madre in prossimità di Oklahoma City. E proprio in questa città per la prima volta sono entrato in un locale Pizza Hut. So che i miei concittadini storceranno il naso e penseranno: “Parti da Napoli e vai a mangiare la pizza in Oklahoma???“. Ok, ammetto che ho pensato la stessa cosa quando in quella sera piovosa con rischio uragano, abbiamo abbandonato l’idea di andare alla downtown e ci siamo decisi a parcheggiare l’auto fuori a quel Pizza Hut di periferia (coincidenza ha voluto che la mia seconda volta è stata sempre in una serata piovosa vicino Naples in Florida…e mi rendo conto che “pizza a Naples” fa un pò strano! :D). Ma per un attimo, e lo dico soprattutto ai napoletani, isolate la mente da quella pizza unica e tremendamente buona che solo a Napoli si può assaggiare e considerate una sorta di focaccia che gli statunitensi chiamano pizza, tutt’altro che sottile, ma molto buona e soprattutto soffice. Sicuramente l’avrete vista in qualche film americano. Ebbene, Pizza Hut è uno di quei posti dove preparano un’ottima pizza di quel tipo, servendola in una grossa teglia tonda. Una di quelle tipiche è la “Pepperoni”, si’ con 2 “P”, dove per pepperoni in USA si intende il salame piccante. Per intenderci sempre tra napoletani, è il salame piccante tagliato a fette tonde che spesso troviamo su quella che noi chiamiamo “diavola”.
Perché inserire un fast-food tra i luoghi della Route 66? Per la pizza? Non solo. Perché da Pizza Hut si trova quel design esclusivamente americano, che mi ha ricordato tantissimi locali visti chissa’ quante volte nei telefilm, con le panche imbottite, i neon, le freccette. Se cercate qualcosa del genere, Pizza Hut fa al caso vostro. Come accade tante volte negli USA, si va in un posto e sembra di conoscerlo chissà da quanto tempo, rendendosi conto di quanto abbia influito quello stile di vita anche su di noi che siamo dall’altra parte dell’oceano.
Se dovesse capitarvi di andare negli Stati Uniti, non snobbate radicalmente i fast food solo perché tanti qualunquisti vi hanno parlato di “junk food” (cibo spazzatura). Il fast food, piaccia o no ciò che si mangia, fa parte della cultura di quei luoghi e fermarsi a mangiare anche un semplice panino significa aggiungere un’esperienza importante al proprio viaggio.
The Big Texan ranch (Amarillo, Texas)
Un luogo grandioso che non va assolutamente perso. Il Big Texan è una steakhouse che si trova non appena giunti ad Amarillo in Texas, dove la stragrande maggioranza dei viaggiatori si ferma a dormire nella tappa che parte da Oklahoma City. E’ uno dei posti più caratteristici di tutta la Route 66, il cibo è ottimo e abbondante, ancora oggi resta uno dei luoghi dove ho mangiato la carne più buona della mia vita e non mi meraviglia il fatto che gli sia stato dato il merito di prima steakhouse in Texas.
Annesso c’è il Big Texan motel e un negozio di gift, mentre nell’ampio parcheggio spiccano la grande mucca e lo scarpone gigante da cow-boy, elementi noti nelle fotogallery della Mother Road. Ma il Big Texan è soprattutto ricordato per il 72Oz steak challenge, ovvero una gara per chi riesce a mangiare la “Texas King”, una bistecca di 72Oz (circa 2kg), in un’ora. I clienti che scelgono di farlo si accomodano ad un tavolo centrale sopraelevato e se riescono nell’intento non pagano nulla. Si tratta di una gara nata negli anni 60, quando i cow-boys texani (quelli veri) si recavano a mangiare le grosse bistecche al termine della loro settimana lavorativa e attiravano l’attenzione dei visitatori. La sala interna è immensa e curata in tutti i particolari che ne esaltano il tema, il clima è tremendamente festoso e ricorda vagamente quello dell’Oktoberfest di Monaco. Gruppi di suonatori rallegrano l’ambiente con musica country girando di tavolo in tavolo e racimolando qualche mancia dai clienti, mentre cow-girl in décolleté portano ai tavoli piatti e birre a volontà.
Per chi volesse maggiori dettagli su cibo e prezzi, può consultare il menù on line
Fajitas (Santa Fe, New Mexico)
In New Mexico si ha poco la percezione di trovarsi in USA ed è tanto l’impatto della cultura messicana, ovviamente anche per quanto riguarda la gastronomia. A Santa Fe, capitale dello stato e una delle più antiche città degli USA, è possibile apprezzare quasiasi cibo messicano a buon prezzo e di qualità. Nel caldo pomeriggio dell’agosto 2011, mi diedi allo “street food” del posto concedendomi un pò di relax all’ombra degli alberi nei giardini della Plaza. Comprai da uno dei tanti venditori ambulanti, una buonissima e piccante Fajita, preparata con carne di manzo o di pollo, cipolla e varie spezie piccanti, il tutto raccolto in una piadina, al costo di pochi $. Se amate il cibo molto speziato e soprattutto molto piccante, andrete in estasi fino all’ultimo boccone di questa pietanza made on Route 66.
La Hacienda (Albuquerque, New Mexico)
Un’altra tappa gastronomica molto “messicana” lungo la Route 66 è quella di Albuquerque. Bellissima cittadina del New Mexico attraversata dal Rio Grande e conosciuta in tutto il mondo per l’International Baloon Fiesta. Nelle stradine e nella piazza della Old Town, ci sono diversi ristoranti di cucina locale, uno più caratteristico dell’altro. Io fui attratto da La Hacienda perché i tavoli esterni erano immersi in un fresco vapore acqueo spruzzato per rinfrescare l’aria atrocemente calda che ci stava sciogliendo. Il resto non fu per niente male…servizio veloce ed efficiente, pietanze ottime e bevande fredde con acqua gratis e in abbondanza.
Wild West Junction (Williams, Arizona)
E’ una steakhouse nel bel mezzo del “Route 66 loop” di Williams, una piccola ma caratteristica città dell’Arizona, non molto lontana dal Grand Canyon. Si può mangiare sia al coperto che all’aperto (scelta consigliata in estate) e il posto è davvero bello. Sembrerà di essere in un saloon del vecchio far west, con camerieri vestiti a tema, tavoli e panche in legno, cow-boys e sceriffi. La carne è squisita e abbondante, ottimi anche i contorni. Rapporto qualità/prezzo da applausi. Un posto consigliatissimo dove si gusta in pieno uno degli aspetti più belli della Route 66 in Arizona. Da non perdere anche gli spettacoli che nel pomeriggio si tengono esternamente.
3 risposte
[…] quanto a cibo, invece la scelta per il pranzo è davvero ampia (ne parlo anche nel mio articolo su “Dove ho mangiato” lungo la R66). A parte il cibo buonissimo, l’ambiente è eccezionale: biliardo, juke box […]
[…] Per maggiori dettagli sul luogo leggete il mio articolo su Route66. Dove ho mangiato? […]
[…] Lo stesso fiume ci conduce fino alla grande città di Albuquerque. Anche qui lo stile ispanico è inconfondibile soprattutto nella zona della Old Town, dove sembra di passeggiare in un paesino messicano. D’obbligo una passeggiata tra i negozi di souvenir e un po’ di fresco all’ombra degli alberi. Anche i ristoranti sono prettamente messicani, come La Hacienda, proprio nella Old Plaza (ne parlo nell’articolo “Route66 Dove ho mangiato?”). […]