Andare a Budapest, almeno una volta nella vita
Quante ne ho sentite su Budapest negli ultimi anni: “è bellissima!”, “c’è di meglio”, “basta un giorno”, “ci sono solo le terme”, “mi sembra Praga”, “troppo fredda”…
Ovviamente (e giustamente) ognuno ha da dire la sua, ma i loro occhi non sono i vostri e quindi per scoprire cosa può regalarvi la capitale ungherese, bisogna andare a Budapest in prima persona.
Per quanto mi riguarda, Budapest mi è stata simpatica già all’arrivo, come tutte le città in cui il trasporto dall’aeroporto al centro è semplice, diretto ed economico. Impossibile, una volta arrivati, non capire come e dove andare.
Il bus 100E, dopo un po’ di sana vista sulla periferia ed un passaggio “sportivo” accanto al MVM Dome e la Groupama Arena, fa la sua prima fermata in Kalvin ter (ter in ungherese è piazza). Le successive due fermate sono a meno di 1km, quindi tutte e tre in pieno centro.
Simbolo della città, nonché divisore di quelli che una volta erano i centri di Buda e Pest, è senza alcun dubbio il Danubio. Ammiratelo bene quando arrivate a Budapest perché sarà il vostro riferimento per tutto il soggiorno.
I maestosi ponti che portano da una parte all’altra sono cuore pulsante degli spostamenti la mattina ed elemento indissolubile del paesaggio illuminato e degli scorci più belli la sera.
La somiglianza a Praga è assolutamente lontana [leggi QUI come visitare Praga in un weekend], forse solo per qualche similitudine gastronomica e per un centro storico da visitare a piedi senza lunghi spostamenti, ma per il resto mi è sembrata più una piccola Vienna. In particolar modo per impatto architettonico, storia, grandi palazzi e larghe strade.
Il centro storico ha un raggio di circa 3km, quindi per chi ama passeggiare è praticamente inutile acquistare abbonamenti per i mezzi pubblici, salvo che per un po’ di caldo sollievo nelle rigide temperature invernali oppure per visitare qualcosa di periferico rispetto al centro storico.
Un aspetto importante come spesso avviene nelle città non troppo care, è quello di poter prenotare il pernottamento in pieno centro a costi molto accessibili, anche per chi come me ci è andato in un periodo di cosiddetta “alta stagione”, essendoci i mercatini di Natale.
A questo punto il binomio tra pernottamento centrale e centro storico piccolo diventa il massimo della comodità, soprattutto quando si viaggia con bambini piccoli. Scendi come e quando vuoi, con tutta la città a portata di passeggiata e per qualsiasi necessità basta poco per tornare all’albergo o all’appartamento e magari uscire nuovamente poco dopo.
Il centro storico di Budapest pur non essendo molto esteso, racchiude in se molte cose da vedere e visitare.
Alla zona del castello di Buda va dedicata sicuramente un’intera mattinata e perché no, andarci una volta la sera per ammirare il panorama illuminato sul Danubio. Chi non ha problemi di deambulazione, anziché utilizzare ascensori o funicolari dal prezzo discutibile, può salire lungo le mura fino a godere della vista dall’alto dei merli. E’ un piacere attraversare il piazzale del palazzo reale dove ora sorge la biblioteca nazionale e poi ritrovarsi davanti al palazzo presidenziale quando magari è in corso il cambio della guardia.
Una breve sosta per questo consueto e tipico spettacolo, dopo il quale la folla si disperde proseguendo nel quartiere castello o fermandosi a visitare i bastione del pescatore o la bellissima chiesa di Mattia, nota anche per l’incoronamento del re Francesco Giuseppe I e sua moglie Elisabetta, al secolo Sissi.
Luogo totalmente diverso dal castello, ma dove vale la pena entrarci è quello del Mercato Centrale. Io ho trovato almeno tre motivi validi per farlo.
Il primo è insito nella bellezza e la tipicità del posto, che tra l’odore della paprika e il via vai delle persone, ci mostra uno spaccato di quotidianità. Il secondo è quello dei souvenir, che qui abbondano e hanno un buon prezzo, il terzo che per me è il più importante, è quello del poter mangiare cibo tipico a costi popolari e dal sapore ineguagliabile. Vi ho convinti?
Ma Budapest è anche lunghe e belle passeggiate. Alcune piacevoli per relax, come lungo il fiume sul versante di Buda o nel verde dell’isola Margherita e del parco cittadino, dove c’è anche il più importante centro termale. Perché è assolutamente noto a tutti che andare a Budapest è sinonimo anche di andare alle terme. Ce ne sono per tutti i gusti, alcune aperte anche negli orari più impensabili, con costi davvero popolari.
E lo shopping? Quello nelle grandi città non manca mai e quindi ecco Vaci utca e Andrassi utca, giusto per fare il nome delle due lunghe e importanti strade del centro.
Infine ma non per importanza sono le passeggiate da intraprendere per ritrovarsi in luoghi storici come quella nel quartiere ebraico o nei dintorni di piazza Santo Stefano e il Parlamento.
Ovviamente bisogna anche un po’ perdersi per trovare l’impensabile, come la composizione di statue dei “ragazzi della via Pal” e infine per ritrovarsi davanti a spazi immensi e grosse piazze o scorgere dettagli inattesi che raccontano società e storia, la stessa storia riflessa negli occhi dei più anziani, soprattutto le donne, vestite spesso con vestiti di un’epoca che sembra lontana ma di fatto non lo è poi così tanto.
Non mancano sicuramente musei e luoghi di interesse da visitare, soprattutto per quanto riguarda tematiche storiche ed artistiche, anche se va detto che il prezzario non è molto in linea col caro vita ungherese, un po’ come tutte le cose turistiche, ristoranti inclusi. Per questi ultimi basta saper cercare e chiedere alle persone del posto, perché c’è un bel po’ di roba appetitosa da non perdere. Lo stile è ovviamente quello dell’est Europa, quindi ottimo gulash, pietanze alla paprika e uno street food da non sottovalutare.
Andare a Budapest significa apprestarsi a visitare una capitale a misura d’uomo, dove il ritmo è lento e rilassato, quasi come se la città stessa fosse sintonizzata sulla stessa frequenza delle acque del Danubio e una crociera serale su uno dei tanti battelli disponibili non fa altro che confermare questa sensazione.
E se il centro di Budapest non dovesse bastare, se la sua storia fosse tale da dover essere approfondita, allora basta allontanarsi un po’ e raggiungere il Memento Park, memoriale del comunismo oppure il Palazzo Reale di Godollo, legato a Sissi. Chi ha bambini e ama la natura, è più probabile che vada alle spalle di Buda, dove un treno con servizi gestiti da bambini, percorre 11km tra le colline.
E quindi? Quando andare a Budapest?
Io ci sono stato d’inverno, col freddo pungente e i mercatini di Natale. Un periodo senz’altro consigliato, perché diventa molto più bella con la neve e le luci, ovviamente anche un po’ più cara e col tramonto già nel primo pomeriggio. Ma se non dovesse interessarvi quel periodo, andare a Budapest resta in ogni caso un ottimo consiglio anche in altri periodi, ad esempio quello dopo le festività natalizie in cui i prezzi sono molto più economici, o in primavera quando le temperature diventano sopportabili anche a chi odia il freddo e si può godere dell’aree verdi della città.