Vacanza a Cefalonia
La mia vacanza a Cefalonia è iniziata in una sera d’estate, quando il tizio di Imperial Car mi ha lasciato l’auto a Pessada, dove c’è un molo quasi invisibile a sud dell’isola. Una delle poche, se non l’unica compagnia, che permette questo “favore” a chi sbarca lì provenendo da Zante. Mi aspettavo un’isola selvaggia, perché “selvaggia” è il primo aggettivo che tutti usano per descrivere Cefalonia, ma forse questa aspettativa era un tantino esagerata, nella mia mente era quasi come se il tempo si fosse fermato alle ambientazioni del film “Il mandolino del Capitano Corelli”. Quindi quando ho iniziato a percorrere in auto tutte quelle strette stradine che vanno verso nord, credevo che tutta l’isola fosse così e che quei 30km per arrivare ad Agia Efimia per il pernottamento sarebbero durati un’infinità.
Fortunatamente non è così e lo dice chiaramente la mappa che vi lascia il rent car, dove sono indicate strade asfaltate principali, secondarie, sterrato e impraticabile. Infatti giunto sulla principale che va verso Argostoli, a pochi km da Pessada, si va che un piacere e sarebbe stato ancora così se avessi guardato la mappa anziché seguire google map. Perché molto meglio allungare il percorso arrivando a Divarata e poi da lì ad Agia Efimia, piuttosto che tagliare la montagna al buio, su uno strapiombo tra caprette e lepri come consigliato dall’app di Mountain View. Ma questo purtroppo lo si capisce dopo, quando si inizia a scorazzare in auto l’isola da nord a sud, da est a ovest e anche in quei casi, spesso si continua a sbagliare.
In ogni caso ad Agia Efimia ci sono arrivato, con l’ultimo goccio di benzina ancora in auto, perché in Grecia l’auto te la lasciano quasi in riserva anziché col pieno o almeno così è capitato a me. Non sono stato lì per tutta la vacanza a Cefalonia, ma solo due notti, perché le restanti tre le ho trascorse ad Argostoli, città principale dell’isola e sul versante opposto, cioè quello ovest.
Agia Efimia è carina, il classico borgo greco, con taverne, un piccolo porto e qualche negozio di souvenir. Per la prima serata, considerando l’ora tarda, va più che bene. Se volete invece trascorrerci una serata intera, non vi aspettate tanti diversivi. Per la sera a Cefalonia non c’è tantissimo, si passeggia e soprattutto si mangia. Tra i luoghi che mi va più di consigliare, perchè magari c’è più gente e più alternative (sempre tenendo conto che siamo a Cefalonia), c’è sicuramente Fiskardo a nord, qualcosina a Sami ad est e Argostoli e Lixouri a ovest. Alcuni locali in spiaggia a Skala e Lassi organizzano qualcosa la sera ma dipende poi da dove pernottate, perché andarsene in giro per l’isola al buio non è pericoloso ma nemmeno tanto consigliato, soprattutto se avete bevuto qualche goccio.
Considerato il poco divertimento serale e il paesaggio abbastanza montuoso e angusto, perché dovremmo andare a Cefalonia e chi dovrebbe andarci?
Iniziamo col dire che in vacanza a Cefalonia si va soprattutto per il mare. Sull’isola ci sono circa 70 luoghi tra spiagge, lidi, calette, scogli e similari da poter raggiungere più o meno facilmente, alcune giungendo in auto fino a pochi metri dal mare, qualcuna dove bisogna parcheggiare prima e poi percorrere un sentiero a piedi.
Sembrerà un po’ riduttivo visitare un’isola per il mare finché non si guarda con i propri occhi il mare di Cefalonia e per mare non intendo strettamente l’acqua, di una trasparenza pari a quella del rubinetto, ma tutto ciò che gli fa da contorno e le attività che si possono fare a contatto col mare o al suo cospetto.
Essendo l’isola quasi totalmente montuosa, in spiaggia si arriva quasi sempre discendendo una montagna e dall’alto di essa si può ammirare la spiaggia in basso. Quindi quando dico che a Cefalonia si va per il mare, vi invito a fermarvi qualche secondo dall’alto di Myrtos beach, di Petani beach, della baia di Antisamos o di Assos e capirete il perchè.
La vastità delle opzioni di spiagge che può regalare una vacanza a Cefalonia va oltre qualsiasi pensiero possa passare per il cervello dell’essere umano. L’isola si potrebbe dividere innanzitutto in tre macroaree, una quella a nord-ovest ed est dove ci sono sassolini bianchi e anche spiagge più difficili da raggiungere, la seconda è quella sud e sud-est dove ci sono distese di sabbia sottile e infine c’è la penisola di Paliki sul lato ovest dell’isola, dove le spiagge sono sabbiose ma anche molto belle e diverse tra loro, dal paesaggio a strapiombo di Petani e Platia Ammos a quello selvaggio di Vatsa e infine la sabbia rossa di Xi.
Aspetto bello di una vacanza a Cefalonia è anche la quantità di servizi offerti dalle spiagge, soprattutto quelle a sud e sud-ovest avendo più spazio a disposizione. Una doccia gratuita in spiaggia è sempre o quasi presente, altrettanto un chiosco e spesso anche una taverna. Sembrano dettagli trascurabili e invece non lo sono affatto sia per chi ha intenzione di restare in spiaggia tutto il giorno, sia per chi ci sta poco tempo e quindi ha possibilità di sciacquarsi con acqua dolce e spostarsi in auto senza il fastidio della salsedine. Inoltre spesso c’è l’ombra di alberi e piante, quindi se si arriva in tempo si riesce anche a trovare un posto al fresco.
Data la diversità e la quantità di luoghi sul mare, direi che Cefalonia è l’isola adatta a chi ama spostarsi in auto e percorrere tantissimi km fino ad aver avuto una visione globale dell’isola. Raggiungere Cefalonia per pernottare in un luogo e trascorrere un’intera settimana al mare nello stesso luogo o al massimo alla spiaggia adiacente, non è un errore ma sicuramente uno spreco.
Ma c’è altro oltre il mare?
Assolutamente sì ed è tutto ciò che ha senso visitare negli spostamenti da una spiaggia all’altra dell’isola. Ci sono tantissimi monasteri, alcuni più nascosti altri lungo le strade principali, poi c’è il bellissimo castello di San Giorgio a sud di Argostoli, dal quale la vista è meravigliosa. Da non perdere i ritrovamenti archeologici nel sud dell’isola tra Poros e Skala, mentre a nord ci sono quelli della cittadina di Fiskardo e altri ancora andando alla spiaggia di Avithos. Infine i monumenti ai caduti italiani della seconda guerra mondiale, noti per la triste strage di Cefalonia, infatti alle spalle di Argostoli c’è sia il monumento che la fossa dove furono fucilati i soldati italiani.
Essendo un’isola ci sono anche tanti fari, per gli amanti del genere. Quello di Fiskardo si raggiunge lungo un sentiero nel bosco, in quella zona ce ne sono tanti di sentieri per il trekking e vale la pena informarsi soprattutto se si resta più giorni sull’isola. Un altro faro, molto più panoramico è quello di Gerogobos, nella zona sud-ovest della penisola di Paliki, ma per raggiungerlo c’è almeno un km di sterrato messo davvero male, quindi valutate se l’auto è quella adatta…la mia non lo era affatto e sembrava di essere sulle giostre! Infine c’è quello più noto di tutta Cefalonia, cioè san Teodoro, sulla punta della penisola di Argostoli.
San Teodoro mi fa ricordare subito del mulino ad acqua che si trova a circa 100 metri, perché lì nasce un fiume sotterraneo che attraversa tutta l’isola da ovest ad est fino a poterlo ammirare nelle suggestive cave di Melissani nei pressi di Sami, dove a metà giornata il sole si specchia all’interno della grotta creando un gioco di colori spettacolare.
E poi, c’è altro ancora?
Sì…c’è il cibo! A Cefalonia si mangia tremendamente bene e a prezzi molto bassi. I menu dell’innumerevole quantità di taverne hanno una scelta molto vasta e spesso decidersi su cosa scegliere diventa un problema. Il top è sicuramente fornito dal mare, pesce alla brace appena pescato è buonissimo, ma anche tante fritture, poi ci sono le insalate e l’immancabile gyros con lo tzatziki, insieme a tante altre salse. Una cosa che mi è piaciuta tantissimo è stata la cordialità dei camerieri, sempre a chiedere se il cibo fosse di gradimento o se mancasse qualcosa. Vi raccomando, quando la meritano, lasciate sempre loro una mancia!
Belle sono anche le location delle taverne. Mangiare in riva al mare è un dovere a Cefalonia, fantastiche le taverne nei borghi di Assos e Fiskardo, ma anche quella di Avythos, di Antisamos e Vatsa, dove si mangia proprio in spiaggia, con la sabbia al posto del pavimento.
Il fatto che l’isola sia molto vasta e che nella mia vacanza a Cefalonia abbia pernottato in due luoghi completamente diversi, sembra quasi di aver visto due isole diverse. In cinque giorni questa scelta mi ha permesso di spostarmi velocemente riuscendo a vedere davvero tanto, per questo consiglio di fare lo stesso. Se proprio volete soggiornare in un solo posto allora direi senza pensarci troppo Argostoli, per diversi motivi, è la città principale ed è molto più grande delle altre, quindi offre molto di più in termini sia di servizi sia di opzioni serali. Essendo città principale, è collegata bene con tutto il resto dell’isola, quindi lungo le strade primarie raggiungerete qualsiasi altro posto, infine è anche vicina sia alla penisola di Paliki, sia all’aeroporto.
Ma quindi, ritornando alla disavventura iniziale in notturna, queste strade di Cefalonia sono così selvagge e pericolose? Direi proprio di no, anzi le ho trovate molto più comode ad esempio di quelle di Zante, perché almeno qui c’è quasi sempre un guardrail che da quel minimo di sicurezza in più nelle zone alte. Inoltre essendo molto grande, le strade principali sono ampie e a scorrimento veloce, permettendo spostamenti lunghi. Il problema maggiore è al buio perché l’illuminazione è quasi sempre assente e c’è una quantità assurda di caprette che vive in piena libertà, quindi può capitare di troversele improvvisamente davanti all’auto di sera, mentre sono comodamente accovacciate sull’asfalto.
Queste sono le mie impressioni dopo la vacanza a Cefalonia, un’isola molto bella che va però capita. Per questo motivo consiglio una vacanza a Cefalonia alle famiglie con bambini ed in genere ad una fascia d’età mediamente adulta, meno ai 20enni che forse rischierebbero di annoiarsi….poi ognuno ha le sue preferenze e Cefalonia ne accontenta in ogni caso tante