Abruzzo, un weekend in Alto Sangro
La zona meridionale dell’Abruzzo, anche detta Alto Sangro, è nota per una delle località sciistiche più famose degli Appennini. La città di Roccaraso infatti è meta di tantissimi amanti degli sport invernali, in particolare quelli dell’Italia meridionale che trovandosi lontani dalle Alpi, ripiegano in quella zona per la loro settimana bianca.
In questo articolo però non voglio parlarvi di Roccaraso e della neve, ma voglio descrivervi l’intera zona che si trova più ad ovest, cioè quella occupata dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il quale si estende lungo il confine di queste tre regioni e si protrae verso nord fino all’avezzanese e il monte Velino. Ovviamente non riuscirò a parlervi di tutti i luoghi e paesi di questa zona, ma solo di quelli che ho visitato, così da darvi anche qualche impressione personale.
La prima scelta è quella relativa al pernottamento. Si potrebbe pensare alla città di Castel di Sangro che sicuramente offre qualche servizio in più ed è vicina anche all’Alto Sangro, soprattutto se tra le preferenze c’è anche quella di andare sulle piste di Roccaraso. Se invece la scelta è strettamente legata alla zona sud ovest dell’Abruzzo, allora molto meglio pernottare ad Alfedena e Barrea, paesi piccoli ma molto tipici e addentrati in quella zona, quindi vicini ad altre località del posto.
Alfedena è il primo dei paesi che si incontra muovendosi verso ovest una volta entrati nell’Alto Sangro da sud. Il borgo è piccolo, caratteristico e anche di notevole interesse storico grazie al castello che lo domina dall’alto. Da visitare è senz’altro la chiesa dei santi Pietro e Paolo, romanica con una gradinata all’accesso.
Da Alfedena basta proseguire verso nord-ovest per immeggersi in una delle zone naturali più belle d’Italia. Dopo circa 10 km di statale Marsicana, si arriva al fantastico panorama sul lago di Barrea, incastonato tra le montagne. Sul lato destro del lago c’è proprio il borgo di Barrea, in fondo a destra Villetta Barrea e a sinistra in alto Civitella Alfedena. Il lago è lì dai decenni dopo la seconda guerra mondiale, quando fu sbarrato il fiume Sangro.
Il paesaggio è magnifico sia d’inverno tutto bianco di neve, sia nella bella stagione quando nel lago si specchia l’azzurro del cielo.
Anche Barrea come Alfedena ha diversi luoghi storici come la chiesa di San Tommaso, il castello e il monastero di San Michele Arcangelo, ma l’aspetto più bello del borgo è il perdersi tra le sue stradine che salgono e scendono tra gli antichi edifici rurali. Basta una passeggiata di un paio d’ore per guardarsi tutto il borgo in ogni suo dettaglio.
Dopo aver percorso l’intera sponda est del lago di Barrea, c’è un altro borgo di questa zona dell’Abruzzo, cioè Villetta Barrea. Il paese è attraversato dalla statale e si arrampica lungo la sponda dei monti sul lato destro. Caratteristica la piazza Mario e Arturo Virgilio con la fontana in cui ci sono statue di animali del bosco.
Poco prima di giungere a Villetta Barrea, il ponte che attraversa l’ultima parte di lago conduce su a Civitella Alfedena. Un paese davvero piccolo considerando il numero di abitanti che non arriva alle 300 unità, ma molto importante dal punto di vista turistico. Diversi alberghi e osterie tipiche del posto ne fanno una meta molto nota e apprezzata. Trovandosi immerse nella natura, non è difficile che a Civitella Alfedena o a Villetta Barrea possiate imbattervi in animali selvatici per strada, come cervi e in casi molto sporadici perfino orsi e lupi.
Proseguendo verso nord rispetto a questi due borghi, c’è l’area naturalistica della Camosciara. All’ingresso un vasto parcheggio e un’area verde attrezzata per pic-nic e bambini. In fondo alla strada invece iniziano i percorsi di trekking, tra cui quello che conduce alla bellissima cascata delle Ninfe. La difficoltà del trekking è molto abbordabile, quindi si presta anche alle persone meno abituate a questo tipo di passeggiate.
Potremmo dire che questi borghi e la Camosciara possono essere l’obiettivo del primo giorno di weekend nell’Alto Sangro, il secondo giorno ci spostiamo più a nord, sempre lungo la statale che ad un certo punto si biforca.
Verso ovest ci sono i borghi di Opi e della nota Pescasseroli. Qui una passeggiata nel paese ci sta davvero bene. Pescasseroli è piacevole da visitare, non solo per le piste sciistiche, ma anche perché è di notevole importanza storica. A Pescasseroli nacque Benedetto Croce, che tornò lì dopo tanti anni tenendo il famoso “discorso a Pescasseroli” da Palazzo Sicari, proprio dove era nato e che ora è possibile visitare. Altro luogo importante è il museo naturalistico e quello del cinema dedicato ad Ettore Scola.
La zona è patrimonio dell’UNESCO ed è molto legata alle attività sportive, oltre allo sci e al trekking, è possibile anche praticare mountain bike grazie al bike trail park 360°.
Da Pescasseroli ritorniamo indietro al bivio che avevamo incontrato dopo Villetta Barrea e questa volta prendiamo la direzione nord-est, quindi dalla statale Marsicana passiamo a quella Sannite. Dopo una decina di km a ridosso della riserva Feudo Intramonti, c’è il passo Godi, tra il monte Godi e il monte Serra Rocca. Qui si è oltre i 1500 metri sul livello del mare e c’è neve abbondante per tutto il periodo invernale, anche quando non nevica nei borghi di cui ho già parlato.
E’ una meta molto gettonata dai turisti e da chi ama sciare, c’è possibilità di parcheggio, ci sono rifugi e alberghi per la notte, piste da sci, slittino e anche una discesa con grossi ciambelloni. Senza parlare di quanto possa offrire per gli appassionati di camminata nordica e ciaspole. In pratica se cercate un luogo per divertirvi che non sia Roccaraso e dintorni, il passo Godi farà sicuramente per voi.
Superato il Passo Godi ci si addentra sempre più nel cuore dell’Abruzzo e dopo altri 15 km ci ritroviamo uno dei borghi più belli, non solo d’Abruzzo, ma probabilmente dell’Italia intera e non a caso è proprio nell’elenco del club “Borghi più belli d’Italia”. Sto parlando ovviamente di Scanno, un gioiello rurale ai piedi dei monti Marsicani.
Arrivare e visitare Scanno significa lasciare l’auto giù in via degli Alpini e poi salire lungo le gradinate e le stradine del borgo. Una miriadi di vicoli si intrecciano uno con l’altro lasciando spazio a bellissimi paesaggi e scorci da fotografare. Non a caso Scanno è nota proprio per il suo prestarsi bene ai fotografi, sia amatoriali che professionisti.
Innumerevoli chiese da visitare, edifici storici e piccoli musei di artigianato locale, non manca nulla, nemmeno il passaggio sotto ai tanti archi che collegano spesso l’un l’altro gli edifici in pietra.
Non esiste un vero e proprio percorso da consigliare, la cosa migliore è addentrarsi e non vietarsi nessun passaggio, nessun vicolo, nessuno scorcio vi possa capitare durante la passeggiata.
Dopo aver visitato Scanno manca solo l’ultima tappa della zona, quella relativa al lago omonimo. Il lago di Scanno si trova poco più a nord del borgo ed è noto per la sua forma a cuore. In verità visto da una qualsiasi mappa non ha quasi nulla a che fare con un cuore, ma se si guarda il lago da alcune zone panoramiche, la forma del cuore è tremendamente perfetta, quasi come se fosse stata disegnata tra i monti. Basta farsi consigliare dalle persone del posto per trovare il luogo giusto per quel panorama.
Il tour potrebbe sicuramente continuare verso nord, dove ci sono le gole del Sagittario, Anversa degli Abruzzi, la Maiella, Sulmona e tante riserve naturali legate al Parco Nazionale, ma per quella zona mi riserverò un altro articolo dedicato.
Quindi si ritorna a sud verso il lago di Barrea e la città di Castel di Sangro, che merita una visita e che tra quei piccoli borghi sembra agli occhi una grande città. E’ attraversata dal fiume Sangro, lungo il quale inizia una interessante pista ciclabile che arriva quasi fino alla costa nei pressi di Lanciano, spesso nota come Greenway del Sangro o ciclabile della linea Gustav.
A Castel di Sangro merita una visita la Basilica di S. Maria Assunta nel quartiere Civita, dove c’è anche il castello e il Palazzo de Petra, sede di una pinacoteca.
Nel complesso questa zona mette insieme un bellissimo mix di natura, storia e borghi autentici con panoramici mozzafiato e basta un solo weekend per ammirarli in dettaglio.