Atene in 3 giorni
Se chiedete in giro “Si riesce a visitare Atene in 3 giorni?“, tutti vi diranno “Sì!” con estrema convinzione, anzi a me qualcuno prima di partire ha detto che avrei potuto farcela anche in due giorni.
Non hanno del tutto torto però dipende molto da cosa si vuole visitare e quei tre giorni anche se bastano, sono sicuramente molto full immersion.
Atene non è solo Acropoli e dintorni, in quanto capitale ha tanto altro da mostrare e anche se dovesse interessarvi solo la sua parte storica antica, non bastano Partenone e Agorà perché di reperti archeologici ce n’è in abbondanza. Più si passeggia per le sue strade, anche meno centrali, più si scoprono tante cose interessanti.
Però può capitare di avere a disposizione solo i famosi 3 giorni e quindi in qualche modo bisogna organizzarsi per vedere quanto più possibile. Vediamo come…
GIORNO 1
Non si può stare ad Atene senza iniziare dall’Acropoli. Si raggiunge facilmente a piedi se siete già in centro o con la metro, le fermate più vicine all’ingresso sono Monastiraki, Thissio o Acropoli. A mio parere quella più comoda è Monastiraki, così da attraversare il suggestivo quartiere di Plaka e ritrovarsi sulla passeggiata che porta davanti alla collina dell’Aeropago. Da lì si gode di una delle più belle viste sulla città.
La biglietteria è proprio lì di fronte e il mio consiglio è quello di arrivare lì già muniti di acqua (che nel 95% dei casi pagherete 50cent in tutta la città) altrimenti al bar di fronte alla biglietteria spenderete la cifra assurda di 3€. Molti luoghi visitabili sono dotati di distributori di bevande all’ingresso, quindi qualche spicciolo in tasca vi farà comodo.
Se avete intenzione di visitare i più importanti luoghi archeologici della città, acquistate il biglietto che vi permetterà di visitare oltre l’Acropoli anche altri luoghi, come le due Agorà, il teatro di Dionisio, il tempio di Zeus Olimpio, la biblioteca di Adriano e il Cimitero del Ceramico. Il costo di 30€ e valido per tutti e tre i giorni di permanenza.
Dopo aver visitato l’Acropoli e il teatro di Dionisio, vi troverete davanti al Museo dell’Acropoli. Il costo è di 5€ ma è quasi un obbligo entrarci. Tra le tante cose troverete le “vere” cariatidi e gli ultimi due piani sono uno spettacolo che completa quanto visto sulla collina.
Intanto la prima mattinata è andata via, quindi una pausa pranzo a base di soulaki ci sta più che bene. Per il posto c’è l’imbarazzo della scelta, soprattutto alle spalle di Monastiraki.
Il pomeriggio continua sulla scìa archeologica e con lo stesso biglietto dell’Acropoli si possono visitare le due Agorà.
A quella greca, antica Agorà, si accede da via Adrianou, lato Monastiraki. Nel vasto spazio sono particolarmente interessanti la stoà di Attalo e il tempio di Efesto. Entrambi conservati benissimo. Dall’antica Agorà si gode anche di una bellissima vista dell’Acropoli.
Tornando verso piazza Monastiraki, vi ritroverete all’ingresso della Biblioteca di Adriano, annunciata da quel che resta delle colonne di ingresso. Nonostante sia rimasto poco, si riesce ancora ad intuire cosa fosse stata in passato.
Dalla biblioteca all’Agorà Romana la strada è breve. A differenza di quella greca, questa si visita in poco tempo. Da non perdere la Torre dei Venti in fondo.
La giornata può completarsi con una cena su via Adrianou, a prezzi e qualità oltre le aspettative. Il mio consiglio è scegliere un ristorante che abbia anche un piano superiore per ammirare la zona archeologica illuminata di notte.
GIORNO 2
Il secondo giorno lo dedichiamo alla parte est della città. Si può iniziare recandosi ai piedi dell’Acropoli, poco lontano dal museo, per addentrarsi nel pittoresco borgo di Anafiotika. Casette bianche e strette stradine, per un attimo vi faranno credere di essere in un’isola delle Cicladi. Da lì, in direzione est, si raggiunge l’inizio di via Lisikratous, dove tra i ristoranti si erge il monumento coregico di Lisicrate. La strada conduce dritti all’arco di Adriano e all’ingresso del Tempio di Zeus Olimpio.
Per l’ingresso basta ancora una volta il biglietto che avete acquistato il giorno precedente all’Acropoli. Ci si immerge in uno spazio immenso dove si ergono ancora 15 delle 104 colonne corinzie del tempio.
Dopo aver visitato il tempio si è a pochi passi da un altro luogo storico di Atene, il simbolo legato alla storia olimpica e sportiva della città. Parlo dello stadio Panathinaiko, l’unico al mondo costruito tutto in marmo. La sua storia per così dire “sportiva”, risale ad un paio di secoli prima di Cristo, quando già ospitava 50mila persone. Restaurato e utilizzato nelle prime olimpiadi moderne, fu protagonista anche di quelle del 2004, diventando proprio da quell’anno lo sfondo delle medaglie olimpiche. Dall’esterno si può ammirare interamente, ma se volete entrare è possibile grazie ad un biglietto di ingresso di 5€.
Di fronte allo stadio c’è l’ingresso ai Giardini Nazionali. Un ottimo posto immerso nel verde, dove è possibile rilassarsi lontani dal traffico della metropoli. L’ingresso principale è contrassegnato dalla presenza dello Zappeion, altro edificio simbolo delle olimpiadi. Infatti il suo nome è dovuto a Evangelis Zappas, che lo fece costruire per ospitare le gare di scherma nella prima olimpiade moderna.
Negli stessi giardini ci sono altri monumenti come la statua di Lord Byron e il museo botanico, oltre a luoghi per mangiare qualcosa e zone attrezzate per i bambini.
All’estremità nord del parco c’è la piazza del parlamento ellenico, piazza Sintagma. Qui vale la pena sostare e aspettare il momento giusto per guardare il cambio della guardia degli Evzones, davanti alla tomba del milite ignoto. Un evento che accade allo scoccare di ogni ora.
Da piazza Sintagma spostandosi verso nord lungo la strada Panepistimiou, c’è il bellissimo edificio dell’Accademia di Atene. Nonostante sia stato costruito all’inizio del 900, dà l’idea di un antico palazzo restaurato.
A questo punto si può scegliere di recarsi sulla collina del Licabetto per ammirare il paesaggio sull’intera città, entrare in uno dei musei della zona come il Museo Benaki o quello Bizantino o addentrarsi in via Ermou, strada dello shopping ateniese. Anche qui tantissimi luoghi dove fermarsi a mangiare.
Per la sera, se non volete allontanarvi troppo, la scelta può ricadere sul quartiere Psyri. Qui tantissimi ristoranti tipici all’aperto e locali dove sorseggiare birra e fumare narghilè, o perché no, un goccio di ouzo greco. Un posto piacevole a metà strada tra il turistico e la movida locale.
GIORNO 3
Terzo e ultimo giorno ad Atene, ci dedichiamo alla zona nord, forse quella meno turistica e più immersa nella vita quotidiana della città.
Tanto per cominciare direi una colazione rivitalizzante su via Athinas o al quartiere Psyri della sera precedente. La mattina ha tutto un altro aspetto, meno frequentato e direi anche artistico data la quantità di murales.
Dopo la colazione immergiamoci nella zona del mercato centrale. Sarà un luogo stupendo per chi ama i mercati cittadini, sia per quanto riguarda la zona coperta dove vendono pesce e carni, sia quella esterna per la frutta e tantissime spezie.
Da lì si prosegue lungo via Athinas fino a giungere a piazza Omonia. Immensa e metropolitana, ci si sente praticamente immersi nel via vai frenetico della città.
In questa Atene in 3 giorni è va senz’altro inserito il museo più importante della città. Poco lontano da piazza Omonia infatti sorge il Museo Archeologico Nazionale. Inutile elencare quanti utensili e ritrovamenti di tutta la Grecia sono presenti, ma direi che basta citare la presenza della Maschera di Agamennone per far capire che vale la pena entrarci. L’ingresso costa 10€.
Spostandosi poco più a nord del museo, c’è una grande zona verde, magari anche se non volete addentrarvi del tutto, uno sguardo alla statua di Atena Parthenos, che si trova poco più avanti dell’ingresso, non guasta. In quella stessa piazza, partono i bus per raggiungere molti luoghi importanti fuori città, come Maratona o Capo Sounio.
A questo punto ci spostiamo nel cuore del quartiere Exarchia, noto non solo per la lotta anarchica ma anche per l’unicità della sua espressione artistica e musicale.
Alle spalle del Museo Archeologico c’è Plateia Exarhion dove può iniziare la paesseggiata. Si continua su via Themistokleous, via Kalindromiou, dove tra l’altro è possibile salire le gradinate verso la collina di Strefi e chiudere il giro lungo via Zoodohou. Nel tour pressoché circolare, ogni tanto è consigliato spingersi nelle stradine laterali. Ma è un qualcosa che verrà da se siete persone curiose.
La quantità di street art di Exarchia è superiore ad altre zone della città, ma ci sono anche negozi di dischi, di fumetti e tanti caffè.
Da Exarchia si ritorna indietro in direzione piazza Omonia. Questa volta anziché passeggiare lungo via Athenias, si percorre la sua parallela via Aiolou. Lungo questa strada fino all’incrocio con via Ermou è un susseguirsi di bar, locali e soulaki in un clima festoso e molto frequentato dai giovani, soprattutto nel tardo pomeriggio.
Ma via Aiolou non è solo vita mondana, ci sono anche diversi riferimenti storici della città, soprattutto laddove incontra piazza Kotzia. Oltre al municipio c’è un’area di scavi archeologici e uno scorcio sulle mura della città antica.
Intanto ci resta ancora un luogo da visitare col famoso biglietto cumulativo acquistato sull’Acropoli ed è il cimitero del Ceramico, antica necropoli della città. L’abbiamo riservato nell’ultimo giorno perché è di strada andando verso il quartiere Gazi, dove poter trascorrere l’ultima serata ateniese.
Se si vuole entrare per visitare il Ceramico in tutti i suoi dettagli bisogna far attenzione all’orario di chiusura, altrimenti è possibile ammirarlo nella sua interezza anche dall’esterno.
Infine Gazi, ex zona industriale totalmente rinnovata e centrata sulla vita notturna ateniese. Decine di locali, bar, teatri e tanto altro in un triangolo di tre strade che si intersecano in una zona verde. Si può raggiungere comodamente con la metro grazie alla fermata Kerameikos , ma il mio consiglio è di arrivarci a piedi percorrendo la passeggiata che inizia al termine di via Adrianou e passa di fianco alla necropoli.
La nostra Atene in 3 giorni è terminata…certo ci sarebbe ancora tanto altro da vedere, ma sicuramente di questa full immersion porterete dalla capitale greca tantissimi ricordi dei luoghi visitati